Cagliari, la città del sole, sorge sul Golfo degli Angeli ed è meta crocieristica fortunata, situata proprio al centro del Mediterraneo, a mezza via tra est ed ovest negli itinerari, tra Malta e la Spagna.
Nelle giornate di sole ti accoglie con i suoi colori vibranti ed un lungomare bellissimo che si affaccia sui palazzi storici della via Roma, per poi inerpicarsi su per i suoi colli: sul ponte esterno della nave, ovunque volgi lo sguardo, il suo fascino ti strega.
Da isolana è difficile e non poco descrivere il proprio territorio, perché lo si conosce a menadito, tra pecche e virtù e spesso lo si sottovaluta ingiustamente: ma i colori della natura, del cielo e del mare che tanto ci sono cari, fanno da cornice a tutto ciò che la nostra terra ha da offrire, che si tratti di archeologia, enogastronomia, natura incontaminata e a tratti selvaggia, patrimonio di inestimabile valore, sia per un residente che per un turista, non si può che rimanerne ammaliati!
Così come David Herbert Lawrence, che agli inizi del secolo definì questa terra come non somigliante ad alcun altro luogo e di Cagliari in particolare scrisse come di una città che ‘non avesse mai veramente avuto un destino. Nessun fato. Lasciata fuori dal tempo e dalla storia’.
“È strana e piuttosto sorprendente, per nulla somigliante all’Italia. La città si ammucchia verso l’alto, quasi in miniatura, e mi fa pensare a Gerusalemme: senza alberi, senza riparo, che si erge spoglia e fiera, remota come se fosse indietro nella storia, come una città nel messale miniato da un monaco.
“Ci si chiede come abbia fatto ad arrivare là. Sembra la Spagna, o Malta: non l’Italia’.
Ed è proprio dal ponte delle navi che questa sua sensazione ancora oggi si prova: lo sguardo volge verso il porto e la città, lì a due passi che quasi ti sembra di toccarla, un piccolo presepe che si inerpica verso l’alto, mentre di fronte, dalla Via Roma, i palazzi dai caratteristici tratti rinascimentali e decorazioni Liberty, attraggono l’attenzione per la loro innata eleganza!
E’ da sempre considerata uno dei salotti della città, per via dei suoi eleganti porticati che ospitano numerosi caffè e negozi, intervallati dagli stretti vicoli che salgono verso il quartiere Marina, di cui la via Roma è il limite sud.
Cagliari è dunque un concentrato di storia che ha passato i millenni e che, curiosamente, ha in comune con altre quattro grandi città – Roma in primis, Istanbul, Lisbona e Praga – l’essere stata edificata su sette colli:
- Castello
- Colle San Michele
- Colle di Bonaria
- Monte Claro
- Monte Urpinu
- Tuvu Mannu
- Tuvixeddu.
Anche il suo nome nei secoli ha subito variazioni importanti, spesso legate a doppio filo alle varie dominazioni: diciamo solo brevemente che i fenici le diedero il nome di Krly, il suo attuale nome si lega alla pronuncia in spagnolo di Callari ed in lingua sarda il termine Casteddu si identifica con il quartiere fortificato di Castello.
Una leggenda narra che Cagliari fu fondata da Aristeo, figlio del dio Apollo e della ninfa Cirene, all’incirca nel XV secolo a.C.: con lui anche Dedalo, il quale, secondo gli antichi greci, fu l’artefice delle affascinanti e misteriose costruzioni dedalee – i famosi Nuraghe – presenti numerose in Sardegna.
Gli storici tuttavia ci dicono con sicurezza che già dal neolitico l’odierna città era abitata, prova ne sono alcune domus de janas (tombe scavate nella roccia da noi conosciute come case delle fate) ma anche resti di capanne datate intorno al IV – III millennio a.C.che sono state rinvenute a San Bartolomeo e a Sant’Elia.
Della città di Cagliari abbiamo già parlato nel blog ma con Cagliari Cruise Port, la società che gestisce il terminal crociere, e con Alessandro e Silvia, i ragazzi di Easy Holiday Sardinia, che con il CCP lavorano fianco a fianco, siamo andati proprio alla ricerca dei segreti e degli angoli più caratteristici della città, alla scoperta certosina di servizi ancora poco conosciuti ma che ci fanno vivere questo capoluogo isolano con occhi diversi.
Un input in più per chi è già sbarcato diverse volte nel principale porto sardo e che non conoscendo queste alternative, preferisce magari starsene in nave.
Andiamo insieme alla scoperta di ristoranti, di luoghi del cuore, di panorami e di esperienze tutte provate personalmente nella città del sole che tanto amo!
Cosa fare a Cagliari
Personalmente sono rimasta stupita della quantità di opzioni che i crocieristi hanno a disposizione una volta scesi dalla nave: oltre alle escursioni proposte dalle Compagnie, mi si aprono davanti agli occhi alcune opportunità che oserei definire golose e divertenti, per scoprire una città che ero convinta avesse pochi segreti per me che vi ho studiato e bazzicato per anni, ma che invece mi stupisce ad ogni angolo!
Ecco alcune alternative per scoprire in maniera diversa questo porto di scalo che ogni giorno di più offre ai turisti, nuove ed allettanti proposte!
#1. La proposta sportiva e romantica
E’ una delle opzioni che non conoscevo affatto, anche perché ‘ai miei tempi‘ (oddio mi sento leggermente vecchietta!) non esisteva: forse la più divertente in assoluto che ha messo a dura prova il mio equilibrio che, come è ben noto, è pari allo zero assoluto!
Ed invece vi stupirò, perché sono riuscita ad utilizzare egregiamente il segway, un divertimento unico, adatto a tutti che potete trovare nella zona di Marina Piccola, al Poetto – dunque facilmente raggiungibile dal porto – dove operano i ragazzi di Gringo-GreenExperience Sardegna.
Qui davvero c’è solo l’imbarazzo della scelta ed anche le persone con poco appeal sportivo (leggasi Daniela ;P ), possono scegliere tra una gamma davvero ampia di divertimenti e a prezzi oltretutto più che ragionevoli:
- il segway ve consiglio, perché è davvero divertente e passato il primo momento di dramma, ‘Oddio non ce la potrò mai fare!‘ poi non vorrete più scendere. Il Ninebot Mini Pro by Segway è spassosissimo!
- le Mountain bike con pedalata assistita, così anche i più pigri non avranno scuse, con cui è possibile effettuare in piccoli gruppi anche escursioni alla sovrastante Sella del Diavolo, il promontorio costituito da rocce sedimentarie di età miocenica che separa la spiaggia del Poetto da quella di Calamosca;
- i monopattini, per esplorare velocemente i dintorni della spiaggia del Poetto;
- tavole Sup (stand up paddle), Canoe e maschere per snorkeling: una possibilità molto carina è quella di raggiungere, meteo permettendo, piccole calette nelle quali il personale ha preparato un pic-nic. Può essere un’occasione davvero romantica, specie al tramonto, quando il panorama è da mozzare il fiato!
#2. Il tour della città con la Fiat 1100
Ecco un’altra possibilità che mi ha entusiasmato e non poco: un giro veramente molto bello e completo della città di Cagliari a bordo di una bellissima Fiat 1100D del 1964!
Tutti si gireranno a guardarvi, perché a bordo di questa macchina che ancora fa egregiamente il suo dovere, nera, oserei dire quasi imponente non nelle dimensioni ma quanto nella fierezza di procedere a testa alta nel caldo afoso di un venerdì pomeriggio tra le moderne auto, con quel rumore tipico del motore che mi fa impazzire: è impossibile passare inosservati!
A proporla sono Valentina Prasciolu, laureata in Operatore Culturale per il Turismo e Guida Turistica dal 2008, e Massimiliano, il nostro autista alla guida dell’amata macchina del nonno.
Nel team anche Natascia, laureata nel 2014 in Operatore Culturale per il Turismo: sono loro i ragazzi di Viva Cagliari Tour che offrono una varietà di escursioni nella città da avere il problema della scelta! I prezzi, come potete vedere nel loro sito ufficiale, sono assolutamente alla portata di tutti!
E’ la passione e la dedizione al cliente il loro punto di forza: simpaticissimi, vi sapranno trasportare in ogni angolo segreto, compresa la bellissima zona di Villanova, un angolo di Paradiso in città!
Nelle strette viuzze che attraverserete potrete osservare la meraviglia dei balconi e degli spiazzi antistanti il portone delle abitazioni pullulanti di coloratissimi fiori, uno spettacolo che da un paio di anni si traduce anche in una sorta di contest che raccoglie entusiastiche partecipazioni. Un modo per valorizzare al meglio il proprio quartiere!
Sono stata l’invidia di tanta gente che quando ci incrociava ci salutava sorpresa ma ve lo consiglio caldamente perché in tutta comodità raggiungerete tanti angoli inesplorati e semi sconosciuti di Cagliari, con fermate nei luoghi simbolo e possibilità di sgranchirsi le gambe e di fare foto spettacolari da angolazioni insolite!
#3. City Tour, il giro in città in poltrona
Cosa ha di diverso questo bus rispetto ad altri? E’ più piccolo e dunque può entrare anche dentro le mura della città antica, è riservato e ha un percorso davvero originale ed interessante della durata di un’ora.
Particolarmente dedicato a coloro che per varie ragioni possono preferire un giro per la città comodamente seduti ad osservare i monumenti e tutte le meraviglie che passano davanti ai propri occhi.
Inoltre ogni singolo posto è dotato di sistema multilingue da utilizzare con l’ausilio delle cuffiette che vengono consegnate alla salita in confezione monouso.
Si ferma in diversi punti strategici dove è possibile scendere e fare fotografie.
Sotto una cartina dell’itinerario: se cliccate sopra, potrete scaricarla in formato pdf, comodo per la stampa.
#4. Parco Regionale di Molentargius Le Saline
Questo parco è un perfetto esempio di parco naturalistico urbano: come potete notare è perfettamente integrato nel tessuto dell’area metropolitana di Cagliari.
E’ famoso per ospitare durante l’intero arco dell’anno tantissime coppie di fenicotteri rosa, bellissimi e spettacolari quando prendono il volo: quasi una nuvola rosa che solca il cielo! Io rimango sempre a bocca aperta, è uno spettacolo della natura a cui non mi abituerò mai!
Eleganti in ogni loro posa, condividono il parco con numerose specie – circa 250 – di uccelli acquatici migratori, svernanti e nidificanti.
Tra di loro si annoverano l’Airone rosso, la Garzetta, il Falco di palude, il Pollo sultano e il Cavaliere d’Italia.
L’estensione si può notare dalle foto scattate da Monte Urpinu, in cui si notano perfettamente i circa 1.600 ettari di stagni d’acqua dolce alternati ad una piana agricola, a numerosi canali e alle vasche salate della exSalina di Stato.
La visita del Parco è adatta a tutti, dagli appassionati del birdwatching e dello sport, agli amanti della natura e delle attività all’area aperta. E’ infatti possibile utilizzare a noleggio le bici ma i percorsi tematici multilingua vengono effettuati anche con mezzi elettrici targati Molentargius (minibus e battello).
Il modo migliore di immergersi sia nella natura sia nell’archeologia industriale, in un ambiente in cui convivono un glorioso passato industriale e la splendida vitalità delle numerose specie di uccelli qui presenti.
Tra i tour offerti:
- Ecosafari Tour
- Escursioni in bicicletta
- Escursioni in combinata
- Noleggio biciclette.
Dove mangiare
Diciamo che a Cagliari non mancano ristoranti e bar ma ciò che vi andrò a suggerire è qualcosa di particolare, legato fortemente alla nostra enogastronomia declinato a volte in alcune versioni più moderne.
Il primo locale è adatto per tutti coloro che seguono un’alimentazione vegana e vegetariana, un trend sempre più ricercato e che spesso però non offre nulla di caratteristico: ed è proprio in questo che il Gintilla (in sardo, lenticchia) si distingue.
Qui troverete ricette ed alimenti della tradizione ma rivisitati in ottica Veg, adatti a tutti i palati, con piatti ricercati e presentati divinamente, cucinati a vista dal provetto e giovane Chef, in modo che in qualsiasi momento possiate controllare la qualità degli ingredienti proposti.
Situato al 210 del centralissimo Corso Vitt. Emanuele II (ma lo trovate anche a Porto Rotondo), è un locale giovane, dinamico, elegante nello stesso tempo ma non invadente: ogni particolare richiama la natura, dal tavolo di legno ai suppellettili sui muri.
Il suo menù propone materie prime di stagione, rigorosamente 100% Bio e a chilometro zero, come ci spiega il suo titolare Paolo Mantovano.
Qui potrete gustare il pane fresco – strepitoso ve lo assicuro – preparato ogni giorno con farine e cereali bio.
Questi qui sotto sono solo alcuni esempi di ciò che abbiamo gustato: non sono né vegetariana, né vegana ma ho assaporato tutti i piatti con gusto, affascinata dai gesti dello Chef nella preparazione dei piatti! Il locale è inserito nella guida ‘Mangia Vegano 2017‘.
Se la cucina vegana non fa per voi, allora tuffatevi senza remore nei piatti ricchi tradizionali sardi del ristorante Sa Piola, dove si può gustare una cucina di mare e terra tipica sarda. Sa Piola è presidio SLOW FOOD.
Mi ha stupito la ricercatezza persino nella tipologia di pasta, con formati tipici della tradizione sarda, alcuni così rari che è quasi impossibile trovarli, poiché solo pochissime persone ne continuano in casa la lavorazione!
La storia di questo ristorante, situato nel vecchio quartiere di Stampace, in vico Santa Margherita a pochi metri da Piazza Yenne, è legata a doppio filo alla famiglia Vinci, a cominciare proprio dal simpatico titolare, Giuseppe Vinci: la sua è la storia di un riscatto, di una vita stravolta raccontata anche in un libro, “Il prezzo del riscatto. Storia di una famiglia dal purgatorio all’inferno”, edito da Hoepli.
Ma tornando al ristorante, Giuseppe ci racconta la sua volontà certosina di andare alla ricerca di tutte quelle raffinatezze e squisitezze che fanno parte del nostro patrimonio enogastronomico, per poi portarle nel suo ristorante, divenuto una vera e propria eccellenza.
Sotto alcuni dei piatti che abbiamo avuto modo di assaggiare.
Un’esperienza insolita che vi voglio proporre è quella da vivere appieno al Mercato San Benedetto che, coi suoi 8.000 metri quadrati di esposizione divisa in due livelli, è il Mercato Civico più grande d’Europa, in cui operano circa 300 concessionari: qui abbiamo fatto una ‘strana’ colazione!
Grazie ad Alessandro e a Silvia, di Easy Holiday Sardinia, che ci hanno supportato nella tappa sarda, ho potuto conoscere due guide speciali, ovviamente regolarmente iscritte all’albo delle guide turistiche della Regione Sardegna:
- la prima, Francesco Manca di Your Sardinia Experience, che offre servizi al turismo, è in grado di indirizzarvi in un percorso urbano (ma non solo), alla scoperta di itinerari insoliti, anche a bordo di una 500 1 Vintage del 1972;
- la seconda, Franco Cerniglia, di Sardinia Tourist Guide, si occupa di far conoscere le bellezze della Sardegna in modo ecosostenibile.
Entrambi preparati e carini nel rispondere al torrente di nostre domande, ci hanno accolto con un vassoio di dolci tipici preparati direttamente dalla mamma di Francesco, un pensiero carinissimo e ben gradito! L’ospitalità sarda è unica e questo dono ne è un esempio lampante!
Insieme abbiamo potuto – di prima mattina, erano circa le 8.30 – ammirare questa che è una delle attrazioni più ricercate dai turisti di tutto il mondo, che mostra al Piano terra il reparto ittico, ricco di colori, di vociare, di un via vai di clienti attenti, dove diversi operatori gentilissimi, mi hanno pazientemente spiegato le qualità di diverse specie mai viste in vita mia!
La cortesia è di casa e questo è un valore aggiunto notevole: nel poco tempo a nostra disposizione per girare liberamente, tutti hanno avuto la pazienza di rispondere gentilmente alle mie numerose domande, con sorrisi e disponibilità unica!
Al piano superiore ci sono i reparti ortofrutta, carni, alimentari, generi vari e servizi. Soprattutto la parte dell’ortofrutta colpisce gli occhi per la ricchezza di sfumature: la frutta è infatti ordinatamente disposta nei banconi seguendo la scala dei colori e rendendo a prima vista tutto molto gradevole!
Mi ricorda in qualche modo il mercato di Barcellona, la famosa Boqueria (che tuttavia è molto più piccolo, poco sopra i 2.300 mq di estensione).
Qui al mercato – tranne la domenica – è possibile non solo girare tra i banchi ma anche fare una colazione o una merenda ricca e tradizionale: di certo non la scorderete facilmente!
La nostra l’abbiamo fatta nel box 194 de I Cherchi che offrono al pubblico prodotti sardi di nicchia ma non solo, birre locali artigianali, marmellate sfiziose etc: la colazione come potete osservare dalle foto, è stata a base di salumi tipici, di formaggio (uno stagionato uno più ‘giovane’), di speciali grissini schiacciati di una bontà unica – me ne sarei mangiata tre chili!! – e di una marmellata di fichi sfiziosissima!
In un mondo dove spesso la grande distribuzione la fa da padrone, il piccolo per emergere non può che imparare a specializzarci nelle eccellenze alimentari locali, nazionali e internazionali, ed è proprio questo il loro punto di forza, che ne fa una tappa obbligatoria al mercato! Provare per credere!
Il capoluogo sardo, come avete avuto modo di notare, è una continua sorpresa e il lavoro fatto da Cagliari Cruise Port – che ricordo è parte della galassia di Global Ports Holding, il più importante operatore di terminal crocieristici al mondo – nell’aprire anche alla conoscenza del territorio del Sud Sardegna, di luoghi insoliti, con un servizio all’ospite che è una coccola per l’anima, è davvero quasi un unicum nel panorama internazionale.
Ampliare gli orizzonti, coccolare dunque il crocierista appena sceso dalla nave con servizi studiati ad hoc, collaborare con le realtà locali, non può che essere il primo passo per ‘fidelizzare’ (se mi passate il termine) il turista che non può che rimanere affascinato dalla nostra meravigliosa isola e magari decidere di tornare per una vacanza diversa! Un esempio virtuoso per tutti gli altri terminal crociere.
E ho buoni motivi per credere che siamo solo all’inizio di questa avventura e che altre sorprese ci attendano nell’immediato futuro: intanto vi aspetto nei prossimi post per scoprire nei particolari, le altre destinazioni uniche del mio viaggio (appena
pronti saranno linkati direttamente)!
- Cagliari e il Sulcis, Catania e la zona dell’Etna: destinazioni tutte da esplorare!
- Cagliari and the Sulcis, Catania and the Etna area: destinations to discover
- Alla scoperta di una Cagliari insolita
- Discovering an unusual Cagliari
- Sulcis I: Iglesias e Masua, due gioielli della costa sud-occidentale
- Sulcis II: Carbonia e il suo territorio – la Grande Miniera di Serbariu
- Catania I: il versante Nord dell’Etna, fascino e mistero
- Catania II: la città che ti incanta…anche a piedi!
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05/08/2017 ore 00.20 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″
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