Quello appena terminato è stato un viaggio davvero spettacolare, un fam trip che mi ha coinvolta, che ha messo in gioco emozioni legate fortemente alla mia terra e non solo: organizzato da Cagliari e Catania Cruise Port, le società che gestiscono i rispettivi terminal crociere, ci ha portato alla scoperta di nuove destinazioni, interessanti, uniche nel loro genere, curiose, ricche di storia.
Cagliari e il Sulcis, Catania e la zona dell’Etna: due città del sud Italia importanti, due isole bellissime, due territori con tantissimo da offrire ai numerosi visitatori che dalle navi da crociera scendono e che desiderano andare alla scoperta di autenticità.
Io da questa esperienza torno con lividi ovunque, segno che me la son goduta come non mai, comprese conquiste personali a dir poco epiche, che mi sono costate, per dirla in maniera simpatica, ‘lacrime, sudore e sangue‘ (grazie Manuela per l’input)!
Un’esperienza che definirei insolita, perché le mie amate navi stavolta non erano direttamente contemplate, ma decisamente utile, perché le destinazioni sono legate a doppio filo alle crociere: scoprirne di nuove, intense ed emozionanti è decisamente un punto di forza nell’ottica di preparazione di un itinerario che possa rimanere impresso nel cuore.
Soprattutto in riposta a chi i giri nel Mediterraneo li ha fatti mille volte e si chiede sempre se in quel dato porto ci sia ancora qualcosa di unico da visitare, e che di certo preferirebbe andare alla scoperta del territorio piuttosto che scegliere di stare in nave!
Questo famtrip è invece la dimostrazione che c’è ancora tanto da scoprire: è il racconto di un territorio a me noto, nel mio caso Cagliari e il Sulcis, e di uno a me sconosciuto, Catania e la zona dell’Etna.
Certo, per me che nel Sulcis ci sono nata e cresciuta, è davvero strano viverlo con gli occhi di un turista, perché ne conosco pecche e virtù, perché lo vivo tutti i giorni. Ma la realtà è che visitandolo in questo modo ci si spoglia di pregiudizi e paraocchi ed ogni cosa acquista una luce speciale.
Sia ben chiaro: io adoro la mia Sardegna, lo potete notare dalla quantità infinita di foto che posto nel mio profilo personale, ma ben diverso è vederla con ‘occhi nuovi‘. Dunque cercherò di mostrarvela in tutta la sua, come la chiamo io, rara e selvaggia bellezza!
Sardegna e Sicilia sono legate a doppio filo alla passione forte delle persone nelle proprie radici, alla volontà di fare, alla storia di due realtà territoriali tutte da scoprire, il tutto declinato in una nuova ottica che va ben oltre quello che normalmente si riesce a scoprire quando si scala!
Si può trattare di realtà locali semi-sconosciute ma sono proprio loro ad offrire al visitatore una ricchezza unica e a poca relativa distanza dal porto di scalo: veri e propri gioielli dalle mille sfaccettature, diamanti grezzi che non aspettano altro che risplendere e mostrarsi nel loro abito migliore!
Come la meravigliosa zona di Porto Flavia, che ti lascia senza fiato con i suoi colori che vanno dal beige tendente quasi al rosso delle montagne, alle mille sfumature di blu del mare, abbacinante in una giornata caldissima: e la sua sorpresa più grande, il percorso all’interno di una galleria mineraria che sbuca in un affaccio da mozzare il fiato, location romantica ma che ci racconta e si porta nelle spalle una storia di lunga sofferenza di operai, uomini, donne e bambini, che lì hanno lavorato per anni.
E’ il simbolo di un territorio che vuole rinascere, che ha tesori infiniti di rara bellezza da mostrare e che della tenacia e della forza degli antenati ha mantenuto la caparbietà di giovani che nelle proprie origini credono fortemente e in esse vogliono investire.
O come il versante Nord dell’Etna, meno battuto ma così affascinante: la nostra fortuna è stata poter accedere al cratere grazie ad un permesso speciale, per cui abbiamo potuto ammirare – immane faticaccia ma che spettacolo! – un panorama incredibile proprio lì, in cima al vulcano attivo terrestre più alto della Placca euroasiatica.
Proprio ‘a Muntagna‘ che con con il suo fumare continuo è parte integrante del paesaggio: sebbene nei secoli le sue eruzioni abbiano lasciato il segno, cambiando profondamente il paesaggio circostante, l’Etna, sentita come entità femminile, un richiamo profondo alla Madre Terra, è considerata dai locali come protettrice e sebbene suoni strano è così! In fondo è colei che rende la sua terra ricca, ad esempio regalando ai vini prodotti dai vigneti, di cui è ricco il territorio, caratteristiche di tipicità uniche.
Spesso scriviamo di essere o sentirci in cima al mondo: io ci son stata, anzi meglio, sono stata sul ciglio di un vulcano, con raffiche di vento feroci ma con davanti un paesaggio lunare strepitoso, unico! Gli occhi non sapevano più dove posarsi, i colori sono stati la cosa che più mi ha colpito!
Non è tutto nero, ci sono mille sfumature e persino piccoli fiori rossi crescono sulle vecchie colate di lava! Perché quella terra è in qualche modo anche vita: quella mezza che ho perso io nel salire sino al cratere ma che ho preso come un limite da superare, la dimostrazione che tutto si può fare, basta volerlo!
In questi quattro giorni e mezzo i panorami sono cambiati rapidamente, così come i colori e le sfumature da cogliere: sono convinta che ogni percorso esplorato sia assolutamente fattibile ed interessante e soprattutto possa soddisfare il crocierista che è alla ricerca di novità.
Ci sono itinerari per ogni gusto, dal percorso eno-gastronomico di nicchia, alla storia, dal paleolitico ai tempi recenti; ci sono percorsi naturalistici e ci sono immersioni nel sottosuolo, alla scoperta di una galleria mineraria che qui è stata per tanti anni (e in alcuni casi secoli) fonte di sostentamento per le famiglie.
C’è persino il mare, quello che ti lascia senza fiato per bellezza e luce, quello che non può non rimanere nel cuore!
I moltissimi luoghi che abbiamo visitato sono davvero in fermento, in continua evoluzione anche tecnologica per alcuni versi e soprattutto trovano amministratori entusiasti, che non hanno mancato di stare con noi intere giornate per mostrarci le meraviglie del loro territorio, Ciceroni instancabili ed entusiasti, col sorriso sempre sulle labbra!
Questo mi piacerebbe trovarlo sempre, questa è la dimostrazione che, al di là di budget, è il credere nel proprio territorio a fare la differenza, è il mostrare il potenziale, è crederci semplicemente!
L’organizzazione del fam trip, il cui scopo principale è costituito dal consolidamento e dal miglioramento dell’immagine di questi due territori, è stata a cura di Cagliari e Catania Cruise Port, entrati a far parte della grande famiglia di Global Ports Holding, il più importante operatore di terminal crocieristici al mondo che vanta una presenza consolidata nel Mediterraneo, in Atlantico e nelle regioni dell’Asia-Pacifico, comprese alcune importanti realtà di porti commerciali in Turchia e Montenegro.
GPH gestisce un portafoglio di 14 porti in 8 Paesi, nei quali si svolgono ogni anno più di 3.000 accosti di navi di tutte le Compagnie, conquistando, con oltre 7,5 milioni di passeggeri movimentati nel 2016, la quota di mercato del 25% nel Mediterraneo.
Grazie infinite a Cagliari Cruise Port e a Catania Cruise Port per questo viaggio incredibile, per il vostro entusiasmo, per la vostra professionalità e i vostri sorrisi, in particolare ad Anna Rita Secchi e al Dott. Antonio Di Monte.
Vi aspetto nei prossimi post per scoprire nei particolari, destinazioni uniche, affascinanti, tutte da provare (appena pronti saranno linkati direttamente)!
- Cagliari e il Sulcis, Catania e la zona dell’Etna: destinazioni tutte da esplorare!
- Cagliari and the Sulcis, Catania and the Etna area: destinations to discover
- Alla scoperta di una Cagliari insolita
- Discovering an unusual Cagliari
- Sulcis I: Iglesias e Masua, due gioielli della costa sud-occidentale
- Sulcis II: Carbonia e il suo territorio – la Grande Miniera di Serbariu
- Catania I: il versante Nord dell’Etna, fascino e mistero
- Catania II: la città che ti incanta…anche a piedi!
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27/07/2017 ore 11.00 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″