Quando si pensa a Cuba la prima cosa che viene in mente sono i colori delle case, le auto americane anni ’50, i sigari, il Rum, la gente spensierata sempre allegra che balla e che canta a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Ma l’Havana e Cuba in generale non sono solo il paese del divertimento, del mare e delle spiagge, ma anche una terra ricca di storia e di cultura che negli ultimi anni si sta mostrando sempre più al mondo grazie anche all’arrivo delle navi da crociera che ogni giorno portano qui in vista centinaia di turisti.
Mi piacerebbe trasmettervi i miei consigli su questa terra magica, indicando quelli che, secondo me, sono i luoghi più importanti da non dover assolutamente perdere!
Nella visita della capitale cubana ci sono alcuni quartieri che sono tappa obbligatoria e dai quali non ci si può esimere assolutamente:
- Habana Vieja
- Centro Habana
- Vedado
Il crocierista ha il suo primo contatto con la città con la zona dell’Habana Vieja visto che è proprio in questo quartiere (il più ricco ed importante a livello storico/artistico dichiarato nel 1982 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO) che si trova il terminal crociere Sierra Maestra San Francisco.
La primissima piazza che ci si troverà di fronte sarà proprio Plaza San Francisco de Asis ottimo punto di partenza per iniziare a scoprire la città.
Già qui, una volta attraversata la strada, avrete modo di ammirare:
- la Basilica in onore a San Francesco di Assisi ultimata nel 1591, in stile barocco.
La sua è una storia molto travagliata: inizialmente consacrata, sotto gli spagnoli venne poi sconsacrata e trasformata in sala da concerto. La statua in onore a San Francesco, posta in alto sul campanile è andata persa durante un ciclone che in parte danneggiò la chiesa;
- la Fuente de los leones ovvero una fontana in marmo di Carrara con dei leoni, luogo frequentato un tempo dai marinai che giunti al porto si riposavano e rifocillavano con le sue acque;
- la Lonja del Comercio si tratta di un edificio dallo stile rinascimentale dalla cui cupola svetta la statua del dio Mercurio (dio greco del commercio per l’appunto);
Da questa piazza, rimanendo nella zona della vecchia Havana, vi consiglio di visitare 3 piazze abbastanza vicine l’una alle altre ma al contempo così diverse:
- Plaza Vieja è forse la piazza che che vi catturerà maggiormente sia per la sua ampiezza sia per la vitalità;
In origine chiamata Plaza Nueva, era il luogo dove risiedeva la ricca borghesia ed allora come oggi è sicuramente il punto nevralgico del quartiere vecchio.
Circondata su ogni lato da splendidi edifici in stile coloniale, è oggi sede di svariati musei, si è conservata grazie al recente restauro che l’ha fatta diventare patrimonio dell’Unesco.
Una grande plaza che un tempo fu piazza del mercato mentre oggi, a qualsiasi ora, troverete qualcuno che suona e che balla. Noi ci siamo fatti coinvolgere dal ritmo caraibico, impossibile stare fermi!
- Plaza de la Catedral è certamente la piazza più ricca di storia dell’arte delle tre. Prende il nome dalla cattedrale che domina tutta la piazza e si mostra al visitatore nel suo stile barocco.
Qui, un tempo, vennero custodite le ceneri di Cristoforo Colombo, successivamente riportate in Spagna quando Cuba vinse la Guerra di Indipendenza nel 1899.
Ma oltre alla maestosa cattedrale, non si possono non citare:
– il Palacio de los Marqueses de Aguas Claras posto sul lato occidentale della piazza, si fa riconoscere per il suo patio in stile andaluso e per le tante e variegate piante: sede un tempo della Banca Industriale, oggi ospita un importante ristorante;
– il Palacio de los Marqueses de Arcos posto sul lato orientale è un palazzo anch’esso in stile barocco che divenne nel tempo sede dell’ufficio postale e successivamente sede del liceo: oggi galleria d’arte.
- Plaza de Armas è la più antica piazza; qui quello che colpisce nell’immediato è il grande giardino dove nelle giornate più calde è possibile trovare un po’ di refrigerio tra le fonde degli alberi ad alto fusto. Di giorno questa piazza accoglie il mercato dei libri usati, tra cui, curiosità, quelli che raccolgono i discorsi tenuti da Fidel Castro e da Che Guevara.
Da qui, andando verso il mare, fermatevi ad ammirare il Castillo de la Real Fuerza, castello cinquecentesco circondato da un fossato che, pur essendo stato costruito con l’intenzione di proteggere la città dai possibili attacchi, purtroppo non è riuscito mai nell’intento, in quanto è stato costruito troppo lontano dalla baia dando enormi vantaggi al nemico.
Nella zone nuova invece dell’Havana – chiamata Centro Havana – il punto di partenza è sicuramente Parque Central dove si riunisce, specie nelle ore pomeridiane e serali , a disquisire di baseball, lo sport nazionale.
Da qui potrete deciderete di andare:
- verso sinistra, dove vi ritroverete a passeggiare su Paseo del Prado una sorta di viale alberato che ricorda un po’ le ramblas spagnole con statue di leoni ai lati dove potrete ammirare tutta una serie di edifici come l’Hotel Sevilla, ed altri Hotels.
Quello che consiglio è di raggiungere il Museo de la Revolucion, un luogo fondamentale per comprendere la storia del Paese, soprattutto la storia del periodo rivoluzionario.
Mi ha colpita il giardino che circonda il bellissimo palazzo – all’epoca palazzo presidenziale – soprattutto i vari reperti di guerra, come aerei ad imbarcazioni. E’ strano poter osservare dal vivo ciò che è stato parte integrante della storia, fa un effetto particolare!
Così come di grande impatto è il carrarmato – posto sulla facciata principale- usato da Fidel Castro in persona durante la battaglia nella Baia dei Porci quando gli Stati Uniti tentarono di invadere Cuba.
- verso destra, non si può non notare l’Hotel Inglaterra e il Gran teatro de la Habana che sono uno spettacolo di luci la sera!
Ma ciò che davvero ti coglie di sorpresa è il palazzo che rappresenta meglio cuba, il Capitolio, eternamente presente in ogni immagine, dopo le auto in stile anni ’50 ovviamente!
Con le sue scale in granito e la sua celebre cupola ha ospitato inizialmente il Congresso cubano mentre oggi è sede della Biblioteca Nazionale delle Scienze e della Tecnologia.
Una volta invece attraversato Parque Central in direzione sud è obbligatoria la sosta al El Floridita (in calle Obispo) divenuto famoso insieme a La Bodeguita del Medio (in calle Empedrado) per essere i due locali frequentati dallo scrittore Ernest Hemingway durante il suo soggiorno a l’Havana;
All’ El Floridita si racconta che venne inventato il daiquiri, mentre alla B del M (un localino piccino tutto in legno con varie scritte sui muri e ovviamente varie foto che ritraggono il celebre scrittore) si dice che si beva il mojito più buono della terra.
Accanto al El Floridita si trova anche la Casa del Tabaco y Casa del Ron dove è possibile trovare una vastissima varietà di rum e sigari rigorosamente fatti a mano, vero paradiso per gli amanti del sigaro cubano.
Se non siete ancora stanchi, dal Capitolio proseguendo a oriente, consiglio di vedere essenzialmente 3 luoghi:
- La Real Fabrica del Tabacos Partagas si tratta di una delle più rinomate fabbriche di sigari, dove troverete la maggior parte delle marche più famose:dai Cohiba (si, proprio quelli che fumava Fildel Castro), ai Montecristo (i preferiti da Che Guevara), i Romeo y Julieta e tanti altri.
- La porta d’ingresso al Barrio Chino: chi dice che in questa isola non ci siano cinesi? Si tratta di una piccola comunità arrivata sull’isola per lavorare nelle piantagioni. Ciò che resta di veramente affascinatane è la porta d’ingresso al quartiere cinese, un tocco d’Oriente che per un attimo scorderete di essere a Cuba.
3. Malecon non può mancare nei vostri itinerari a l’Havana: è il meraviglioso lungomare cittadino che si estende per 7 km e che parte dal porto fino al quartiere Vedado.
Il posto più bello per vedere le onde infrangersi sugli scogli e farsi accarezzare i capelli dalla brezza marina; un luogo quasi dell’anima, dove riposarsi e perdersi nel contempo tra i rumori delle onde.
Costruito con una sorta di muro di contenimento per evitare che il mare invadesse la città, è sicuramente oggi il posto più fotografato e frequentato: chi viene a Cuba non può non venire a fotografare e osservare le facciate dei palazzi moderni, accanto ad edifici coloniali super colorati. Uno spettacolo di colori soprattutto al tramonto!
Nel quartiere del Vedado c’è un altro luogo che sicuramente vale la pena di una visita, Plaza de la Revolucion, non fosse altro perchè legata a doppio filo alle manifestazioni durante il periodo della rivoluzione: è la più grande piazza che io abbia mai visto, dicono sia grande quanto 5 campi di calcio, e può ospitare oltre un milione di persone!
Iniziata nel ‘53 con Batista venne terminata nel ‘59 dopo il trionfo della rivoluzione. Quello che colpirà la vostra attenzione, oltre alla sua indiscutibile ampiezza, è il Memorial in onore a Josè Martì, eroe nazionale: posto al centro della piazza si erge questa colonna a forma di stella ed in basso il padre della patria cubano ritratto in atteggiamento pensoso.
Ma la vera attrazione della piazza è sull’edificio posto a nord, sede del Ministero dell’Interno, dove capeggia l’enorme ritratto del guerrigliero argentino Che Guevara con la sua più celebre frase “ Hasta la Victoria Siempre”!
Come tutte le città, anche l’Havana, per viverla al meglio ed assaporarne la sua genuinità necessita di una visita di qualche giorno; solo se si passeggia fra le sue strade e se si entra in contatto con gli habanero, si ha una percezione reale di questa terra così magica e ricca di colori, sensazioni, storia e chi più ne ha più ne metta!
E’ davvero impossibile raccontarla a 360 gradi in maniera completa, servirebbe un libro intero per raccogliere la miriade di sensazioni che mi ispira!
Ci tengo a sottolineare che la città è molto tranquilla e come in qualsiasi città che non conosciamo bene basta prendere le dovute accortezze e alzare l’asticella dell’attenzione.
Vi posso suggerire di girarla a piedi, confondendovi fra la gente, visitando i locali, oppure potete sempre prendere un bus turistico e, questa è una delle cose da fare assolutamente, prendere a noleggio le famosissime auto americane anni ’50!
Pensate che meraviglia girare per l’isola a bordo di queste macchine super colorate che sanno di un passato non poi così lontano eppure distante dai nostri tempi!
Starei ore a raccontarvi la mia esperienza di ben quattro giorni vissuti appieno dalla mattina alla sera, ma vi lascio con qualche foto ancora della mia quattro giorni a l’Havana.
Alla prossima!
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16/07/2017 ore 14.00 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″
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