Donne all’arrembaggio, è il nostro momento! Mentre in passato essere una viaggiatrice solitaria, senza marito o fidanzato – quantomeno – accanto, era fuori dalla realtà, ora pare in crescita la percentuale di donne che non ha nessuna remora a lasciarsi alle spalle l’ordinario e a buttarsi in un’avventura, più o meno pianificata non importa, ma sempre in solitaria.
Cosa sarà cambiato secondo voi? I tempi sono più maturi di un paio di anni fa oppure è solo una moda-follia passeggera?
Ci sono diversi sondaggi commissionati da siti famosi, uno tra i tanti booking.com, che mettono in evidenza come sia un trend in crescita costante.
Per quanto riguarda il mondo crocieristico, molte compagnie hanno sempre più programmi dedicati ai solo-traveller, con cabine dedicate, programmi e addirittura piani della nave pensati ad hoc.
Ma cosa fa scattare la molla che ti fa dire “ok, parto da sola“?
Molto spesso è una situazione familiare, ad esempio un divorzio, una separazione, un fatto doloroso, una perdita: qualcosa da cui si ha un’assoluta volontà di scappare, di lasciarsi alle spalle, per imparare a gestirlo in maniera e con una visione forse più semplice e dunque più facile da tenere sotto controllo.
E tra i viaggiatori in solitaria, le donne sono quelle che sono più ben disposte a provare nuove culture, nuove tradizioni, ad uscire dagli schemi,ad osare e soprattutto a dichiarare al ritorno, di essere piene di nuove energie. Ma non si tratta, la maggior parte delle volte, di un taglio netto per una o più settimane con la realtà: c’è sempre e comunque la voglia di tenere sotto controllo ciò che capita a casa, quasi un cordone ombelicale che ci permette di affrontare tutto il resto con maggiore sicurezza.
Nel mio caso ad esempio, capita molto spesso che affronti da sola i miei viaggi per una miriade di motivi e sebbene ogni volta prima di partire mi si affollino alla mente i dubbi più atroci e le paure più inconsce e forse più brutte, ogni volta torno quasi rinata, con la voglia di fare, disfare, ricreare, rimettermi in gioco che magari prima della partenza si era affievolita per la routine quotidiana.
Considerando però che proprio la crociera la metterei come base di prova per futuri viaggi in solitaria, perché si parte sì sole ma è tutto molto più gestibile: potrebbe essere considerata come un banco di prova iniziale, per verificare se ce la possiamo fare o meno.
In effetti , se ci pensiamo, ogni viaggio è sempre qualcosa che ti fa vivere in un universo parallelo: che tu sia sola o meno, ci sei tu, i tuoi pensieri, i tuoi momenti di solitudine, la tua voglia di staccare per, forse, sopravvivere all’ovvio di ogni giorno.
E’ quasi una sorta di terapia per me: staccare la spina, incuriosirmi di nuovo per qualcosa, fare nuove conoscenze, trovarsi in un paese straniero di cui magari non si conosce la lingua, sentirsi di nuovo bambini che cercano di spiegare alla mamma a gesti come fare per etc, rendono il tutto molto più interessante e continuamente vivo, palpabile ed è proprio per questo che lascia il segno.
Come dico sempre a chi mi chiede lumi, la vita è già così complicata e spesso preordinata: sveglia mattutina, lavoro, pranzo, lavoro, sport, porta i bambini, fai la spesa, cucina, rassetta, vai a dormire e di nuovo si ricomincia…
Uscire dunque dagli schemi non può che aiutare ad avere una nuova visione, una nuova prospettiva della vita, non fa che aumentare probabilmente le nostre consapevolezze, ci fa tirare fuori le forze che non sapevamo di avere, e nuove risorse che erano sepolte chissà dove.
Forse una visione troppo da sognatrice? Non credo, so benissimo che è per tutto così:
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Ma perché sempre più donne tentano questa strada, lasciandosi alle spalle spesso una famiglia?
Secondo diversi sondaggi, alla base di tutto ci sono i social media che permettono di portare alla luce luoghi insoliti da visitare, alimentando così la fiducia per visitare le destinazioni per conto proprio.
Inoltre emerge che c’è molto più senso di sicurezza se ci si informa prima, se ci si mette in contatto con chi quel viaggio l’ha sperimentato in prima persona, se ci si affida anche nel prossimo (nonostante tutto ciò che sta accadendo nel mondo).
Leggere di persone come te, che hanno una vita più o meno monotona come te, che hanno lasciato tutto alle spalle per un certo periodo di tempo come te, ti fanno immedesimare e ti fanno pensare che forse, sotto sotto, anche tu saresti in grado di farlo. Oltre al fatto che staccare dalla routine quotidiana, essere liberi dai vincoli imposti dai compagni di viaggio o ai limiti imposti dal portarsi dietro un bambino o ancora vivere nuove entusiastiche esperienze, farebbero gola a chiunque, donna o uomo che sia!
Alla fine dei conti dunque, non importa la ragione di fondo, che in effetti può essere differente per ognuna di noi, ma la cosa straordinaria è avere quel potere, quella sensazione così potente e che ti fa sentire davvero bene, che ti dice ce la posso fare benissimo, sono forte, sono intraprendente!
Avanti donne, nessuna ragione è sbagliata per conoscere ed amare questo nostro mondo, ci vuole solo un po’ di coraggio e forse un pizzico appena d’incoscienza, giusto quel tanto che ti faccia prendere la decisione di un po’ di indipendenza e di libertà dal quotidiano!
Come al solito aspetto i vostri commenti qui sotto o sui social (ho quasi l’impressione che stavolta siano un po’ più feroci del solito 😛 )!
Image credit: ©ideaslab
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06/02/2016 ore 14.00 “Articolo di Crazy Cruises in riproduzione riservata” protetto da licenza Creative Commons International: Devi attribuire adeguatamente la paternità sul materiale, fornire un link e indicare se sono state effettuate modifiche.