Ci sono cose che non si possono spiegare con parole ma solo vivendole: la crociera ai fiordi appartiene a questa categoria.
Paesaggi fantastici, che avevo visto solo nei film, una tranquillità, un silenzio che permettono di godere di ogni istante e di riempire gli occhi con ogni meraviglia che ci circonda, lasciandoci trasportare dai colori vividi della vegetazione, del cielo e dei piccoli villaggi incontrati durante la navigazione nei fiordi.
Un’avventura che io ho vissuto a bordo della rinnovata MSC Sinfonia, classe Lirica della flotta MSC Crociere, di recente sottoposta ad un allungamento di circa 25 metri, durante un blog trip dedicato al Nord Europa.
Anche in questo caso una premessa è d’obbligo: mi son sempre come dire, rifiutata in un certo qual modo, di viaggiare su una nave “piccola“, scegliendo sempre i grandi giganti del mare per quanto possibile.
Son sempre stata frenata dalla paura di non divertirmi abbastanza a bordo di una “piccola“, per la non presenza di tutto ciò che navi di classi più grandi possono offrire: quando ho saputo di salire su Sinfonia, un po’ di timore si è fatto strada in me, e mi ha accompagnata sinché non son salita a bordo.
Precisando che io e il senso dell’orientamento siamo due cose ben distinte che si tengono a debita distanza quasi ovunque, debbo ammettere che considerare “piccola” questa nave è un eufemismo!
Considerando la lunghezza del corridoio del mio ponte, il numero 9, dedicato solo alle cabine, e considerando che appunto io mi perdo a bordo quasi sempre, ho fatto chilometri avanti e indietro, perché sbagliavo sempre l’ascensore e per arrivare alla cabina o al punto di incontro stabilito, era un avanti e indietro da morire dal ridere, per la gioia dei miei compagni di viaggio e dei miei piedi, soprattutto quando indossavo i tacchi alti!
Sotto potete farvi un’idea della sua lunghezza (perdonate la qualità ma rende bene l’idea del tempo necessario per percorrerlo!).
Detto questo a bordo ho trovato tutto ciò che potevo desiderare, senza rimpiangere per niente un gigante del mare: ed è stato bello notare che, nonostante la nave avesse le cabine tutte occupate e ci fossero 2000 passeggeri imbarcati, il barman del nostro punto di ritrovo preferito a bordo, il Cafè Le Baroque, ci riconoscesse dopo solo 2 giorni e sapesse già cosa prendessimo!
E’ stato altresì semplice incontrare e parlare quasi quotidianamente con molti ufficiali a bordo, scambiando due battute sul viaggio e su quanto ci trovassimo bene a bordo.
Tra coloro che vorrei citare per averci sempre fatto sentire come a casa, uno in particolare ha conquistato il nostro cuore: si tratta dell’Event Manager, Gustavo Rascovsky, una persona squisita, gran lavoratore, sempre col sorriso sulle labbra anche se parlava continuamente con ogni passeggero che incontrava. Lo definirei unico!
Un esempio tra i tanti? La spiegazione del momento dello sbarco agli ospiti di lingua spagnola, si è trasformata in un mini show tutt’altro che noioso, in cui ha mostrato, con simpatia ed ironia, i tipici comportamenti dei passeggeri che sbarcano e che si portano in valigia di tutto come ricordo (un’abitudine evidentemente non solo italiana), come cuscini, accappatoi, asciugamani etc.
Un momento esilarante ma che con ironia ha reso benissimo l’idea e ha fatto in modo di rendere ancora più memorizzabili le procedure tecniche (anche queste spiegate in maniera simpatica).
Avrò comunque modo di presentarvi ognuno di loro in un prossimo articolo, che conterrà anche le loro interviste esclusive.
Questo viaggio l’ho condiviso con quelli che all’inizio per me erano due completi estranei, Jesús Rico Martínez del blog Crucero Adicto, di nazionalità spagnola, e di Daniel Dorfer, del blog Fernwehblog.net, di nazionalità tedesca.
In pochissimo tempo, cioè nel giro di una serata, abbiamo preso confidenza e ho scoperto due bellissime persone, con cui ho condiviso l’80% del mio tempo a bordo, comprese escursioni e serate a bordo.
E’ stata anche questa una magnifica occasione di scambiare pareri ed esperienze comuni e scoprire che in fondo tutto il mondo è Paese, e che alcune difficoltà che riscontro a volte in questo lavoro, le hanno nello stesso identico modo anche loro, sebbene si rivolgano ad un pubblico diverso sostanzialmente dal mio, come tipologia o come numeri: Crucero Adicto è una realtà presente in tutti i Paesi di lingua spagnola, ognuno con un suo referente preciso (Spagna, Stati Uniti, Argentina, Colombia, Perù etc), mentre Fernwehblog.net si occupa di viaggi in generale, dalle crociere ai soggiorni nelle più belle località del mondo.
Tornando alla crociera, il nostro itinerario era il seguente: imbarco a Copenaghen, secondo giorno arrivo a Warnemünde, terzo giorno navigazione verso la Norvegia, quarto giorno arrivo a Bergen, la porta dei fiordi, quinto giorno arrivo a Geiranger, il fiordo forse più bello e suggestivo, sesto giorno visita a Flåm, settimo giorno in navigazione, ottavo arrivo a Copenaghen.
Un itinerario che ha avuto un cambiamento in corsa, perché l’Autorità Portuale di Warnemünde per ragioni di sicurezza, legate al forte vento, ha negato l’ingresso in porto, per cui la MSC Sinfonia si è diretta verso Kiel, dove ha sbarcato buona parte degli ospiti ed imbarcato quelli nuovi. Un’operazione che ha richiesto uno sforzo logistico non indifferente, con pullman che hanno fatto la spola dalla città di Warnemünde a Kiel, per trasportare chi doveva imbarcarsi.
Un viaggio di circa tre ore: tra loro anche Daniel Dorfer, uno dei travel bloggers presenti a bordo.
In questi casi è normale che ci siano dei borbottii di chi ha dovuto affrontare uno spostamento non previsto, ma sinceramente, come ho sempre detto in questi casi, quando ci sono ragioni di sicurezza che spingono le Autorità Portuali a chiudere un porto e quindi a negare gli attracchi, perchè non c’è alcuna sicurezza che le operazioni possano svolgersi in maniera sicura per i passeggeri, per i membri dell’equipaggio e per la nave, trovo le contestazioni alquanto assurde.
Un grande sforzo di chi in pochissimo tempo deve organizzare la logistica, che non riguarda solo i passeggeri ma anche merci che dovevano essere caricate a bordo.
Il tempo durante la crociera è stato per la maggior parte diciamo inclemente: il sole si è visto durante il primo giorno di navigazione e
- a Bergen ha piovuto continuamente (ma era assolutamente prevedibile, essendo la città più piovosa della Norvegia)
- a Geiranger ci ha accolto un cielo coperto e pioggerellina finissima e freddo
- a Flåm un po’ di sole durante la mattinata, mentre nel pomeriggio ha cominciato a piovigginare e a fare un gran freddo
- nel secondo giorno di navigazione c’è stato mare e cielo coperto, oltre che una fitta nebbia che ci ha accompagnato sin quasi a Copenaghen e che ha impedito al Comandante di abbandonare la plancia durante il cocktail privato per il saluto alle coppie di sposi, a noi bloggers, ai possessori di tessera fedeltà di grado più alto e agli occupanti le suites.
Al rientro a Copenaghen sole a sprazzi e cielo coperto, per finire in bellezza la nostra avventura.
A bordo abbiamo avuto l’occasione unica e rara di poter intervistare vari membri dell’equipaggio, come il Food and Beverage Manager, ossia colui a cui è affidato un compito importantissimo, il controllo dei cibi, dall’origine sino alla preparazione finale, controllo delle procedure corrette di conservazione e di cottura, controllo delle scadenze, controllo degli esatti percorsi di sicurezza alimentare etc.
O come con la Cruise Director, colei che ha invece la responsabilità di ogni attività di intrattenimento a bordo, dal teatro agli spettacoli nei saloni, ai giochi di bordo etc.
O ancora all’Event Manager, all’Hotel Director, ai membri dei ristoranti di bordo, al Maître etc.
Ognuno di loro, in una intervista ufficiale o in una conversazione durata più giorni, ci ha regalato un dietro le quinte da ricordare e che mi ha fatto rendere ancora più conto di quanto possa essere complicata la vita in mare e la sicurezza dei passeggeri a bordo.
Nei prossimi articoli avrò modo di mostrarvi tutto, anche attraverso foto e video, per rendere partecipi anche voi di cosa significhi lavorare a bordo di una nave da crociera.
In questo articolo ho allegato solo una minima parte delle migliaia di foto scattate a bordo e a terra: per evitarvi lunghi scorrimenti le dividerò nei vari post.
Questa è stata la mia settimana di crociera ai fiordi, se avete domande particolari, come quelle che ho ricevuto in questi giorni, sarò lieta di rispondervi 🙂
Vi ricordo che potete contattarmi anche via mail, a questi indirizzi:
Tutte le immagini e i video presenti nell’articolo sono di esclusiva proprietà di Crazy Cruises il blog e di Pisano Daniela e sono protette da copyright: abbiate perlomeno l’accortezza di chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione all’autrice. Grazie!
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26/05/2015 ore 12.00 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″
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