‘Come formiche alla corte della Regina‘: è così che ci si sente dunque al cospetto di Sua Maestà Queen Elizabeth che dalla vera Regina è stata battezzata e soprattutto ne porta il nome.
E’ l’ultimo ‘gioiello della corona’ Cunard ed è semplicemente imponente: quando arriviamo sottobordo rimaniamo estasiati ad osservarne l’elegantissima linea, quasi severa nei suoi toni scuri, rotti solo a prua da una macchia arancione in movimento. Si sta svolgendo infatti il drill per il personale ed è questo il motivo per cui saliamo con un leggero ritardo. But safety first – giustamente – e dunque ne approfitto per incamminarmi verso l’imponente prua ad osservare una delle navi panamax più grandi al mondo – costruita nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone tra l’altro.
Dopo aver espletato le formalità di rito, la nostra ‘guida’ in perfetto british style, Laura, ci mostra orgogliosamente la sua foto nella bacheca dell’impiegato del mese, un piccolo vezzo a cui tiene tantissimo, per poi introdurci nel cuore della nave!
Scordate le nuove navi, scordate l’effetto Las Vegas e vi troverete trasportati in un ambiente completamente diverso: pur essendo gemella di Queen Victoria, il suo stile è decisamente più formale, moderno ed elegante ma con quella punta di severità che colpisce l’immaginazione! Qui tutto ricorda i vecchi transatlantici, ogni elemento d’arredo penso a quanto avrebbe da raccontare se potesse!
L’omaggio alla tradizione art deco la rende sontuosamente elegante, tanto da evocare il glamour della vecchia Hollywood, dei film in bianco e nero così tremendamente romantici, di dive che scendono l’imponente scalinata con quella indolenza tipica, le braccia fasciate da lunghi guanti bianchi, il corpo da abiti di gala favolosi: quell’atmosfera insomma ormai dimenticata e sostituita da calzini bianchi e sandali persino nelle serate eleganti!
Ovunque giri lo sguardo ti colpisce l’opulenza, non so definirla in altro modo, che circonda ogni ambiente: certamente non è una nave per tutti, questo è palese. Nei saloni che arriviamo pian piano a visitare, risplendono i magnifici lampadari che svelano ogni dettaglio.
Colpisce la biblioteca, una delle più grandi presenti in mare con più di 6000 titoli fra cui scegliere: suddivisa in due piani e collegata da una bellissima scala di legno massiccio, è uno degli ambienti più apprezzati della nave. Scordatevi titoli italiani, qui si trovano solo libri in inglese, tedesco, francese e al massimo spagnolo.
Curioso il tavolino all’ingresso che ogni mattina viene dotato di una sorta di Settimana Enigmistica: in un foglio che tutti possono liberamente prendere ad ogni ora, vengono riportati cruciverba, giochi menmonici e sudoku ed è uno dei passatempi più amati a bordo! Risolvere il complicato sudoku quotidiano per primi è un vanto.
La nostra camminata ci porta verso la galleria dei negozi, dove noi ragazze osserviamo con bramosia i bellissimi gioielli esposti, per poi arrivare ad una delle sale più belle a bordo, la Queens Room.
Qui è impossibile non pensare al Ballo in Bianco e Nero e al Ballo Elisabettiano, due delle sfarzose feste che animano le serate a bordo di Queen Elizabeth. A ritmo di valzer, fasciati da abiti spettacolari – le donne rigorosamente in lungo, gli uomini con lo smoking perlomeno la sera – e al suono della musica dal vivo, si possono rivivere le bellissime serate di gala di una volta. Ma non solo, perché Laura ci dice che si balla anche latino alcune sere, mentre la disco è difficilmente contemplata (anche poco apprezzata data l’età media del passeggero tipo).
Qui è possibile ballare con gli ufficiali favolosi valzer di Strauss, quasi una sorta di Capodanno di Vienna continuo: ma alla corte della Regina niente è più affasciante!
Un altro ambiente di grande fascino è il teatro, con i suoi tipici balconi già osservati su Queen Victoria: Laura ci informa sugli spettacoli, due al giorno ‘abbinati’ al turno di cena. Non pensate a nulla di troppo recitato, a meno che non si facciano tratte con un pubblico più nordico. Musical e spettacoli originali in musica sono il must per le tratte nel Mediterraneo dove i passeggeri sono di nazionalità più eterogenea.
I balconi si possono prenotare solo una volta arrivati a bordo e il costo non è affatto esorbitante, intorno alle 60 sterline in due: per vivere una serata da favola è il giusto compromesso. Inoltre la quota comprende champagne e stuzzichini serviti da compitissimo personale in guanti bianchi.
Per quanto riguarda i ristoranti, ho trovato molto bello ed intimo quello dedicato ai fortunati possessori di una suite di bordo: gli ospiti delle Queens Grill Suites e delle Penthouse Suites sono gli unici ad avere accesso a questo esclusivo ambiente situato al ponte 11 e con un massimo 50 posti a sedere.
I tavoli stupendamente apparecchiati, fiori freschi e un’atmosfera serale che purtroppo non possiamo godere ma solo immaginare, fanno di questo ristorante un’eccellenza, anche nella cucina che offre un menù esclusivo.
Il ristorante principale è il Britannia: molto scenografica la scalinata di accesso, veniamo accolti dal Maitre e da una schiera di camerieri che all’arrivo dell’ospite stanno elegantemente in fila a dare il benvenuto. Una sensazione sconosciuta su altre navi che ci lascia piacevolmente sorpresi.
Nell’enorme sala siamo solo noi e altri due tavoli, e veniamo serviti e riveriti dai camerieri. Il menù del giorno offre una scelta tra minestrone, linguine ai frutti di mare, caprese, vari piatti di carne, minestre varie: noi ci orientiamo verso le linguine che ci vengono servite saltate col parmigiano (un azzardo culinario che è evidentemente declinato secondo il palato degli ospiti britannici). Molto abbondanti, sono comunque gustose anche se, data la quantità, è difficile far stare altro nello stomaco. I dolci sono davvero molto buoni, il caffè è americano e lunghissimo: l’abitudine tutta italiana dell’espresso dopo il pranzo ci porta ad ordinarlo, senza immaginare l’enorme tazza che ci viene servita e che rimane praticamente intonsa nel tavolo, costringendomi a scusarmi mille volte con l’addetto al tavolo.
Quello che stupisce è l’estremo silenzio in sala, dai tavoli vicini solo bisbiglii appena accennati: nell’aria una musica rilassante che dopo un abbondante pranzo tende a conciliare il pisolino quotidiano.
La parte esterna della nave abbiamo avuto poco tempo per esplorarla, a causa anche del forte vento di maestrale che imperversava: una nota al Winter Garden che però, a differenza di QV, non ha il tetto scorrevole.
Questo nelle calde giornate estive mediterranee tende a renderlo un ambiente poco usufruibile per il gran caldo. L’unico accesso all’aria esterna sono le porte scorrevole che Laura ci assicura rimangano in tali casi aperte. Certamente un piccolo punto a sfavore ma che si supera usufruendo degli altri ampi spazi. A bordo non si ha mai l’impressione di folla, anche nel momento clou del rientro a bordo. Tutto è molto lineare, pulito, preciso come poche volte ho potuto osservare.
A proposito di pulizia, da sottolineare la presenza dei disinfettanti per le mani ovunque: immaginate che persino prima di prendere il famigerato sudoku in biblioteca è indicato come buona prassi.
Insomma, questo breve soggiorno a bordo di poche ore ci ha trasportato in un mondo quasi parallelo, dove l’atmosfera del ‘vecchio modo di navigare’ traspare da ogni angolo: l’eleganza, la cortesia, i sorrisi del personale, la tranquillità degli ospiti a bordo, ci fa dimenticare del presente e ci fa vivere un’esperienza a dir poco mitica, quasi irreale.
Ringrazio di cuore Gioco Viaggi ed in particolare la gentilissima Claudia per il graditissimo regao anticipato di compleanno. E’ un onore enorme riuscire a visitare una nave Cunard e nel porto di Cagliari è un’eccezione ancora più gradita e sentita. Davvero un immenso grazie dal cuore!
Queen Elizabeth sarà impegnata dal 7 gennaio al 10 maggio in un bellissimo giro del mondo che tocca tappe fantastiche, come potete vedere dal prospetto ufficiale! Buon vento QE e grazie per tutte le fantastiche emozioni che mi hai regalato!
Un grazie immenso al nostro fotografo Salvatore Scuotto per le bellissime immagini che ci ha regalato e a Daniela Lostia per le immagini dei piatti e tutte quelle indicate. Ad entrambi il mio ringraziamento per aver interrotto le ferie per vivere insieme questa giornata stupenda.
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19/09/2017 ore 14.00 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″