Si sta svolgendo in queste ore la terza edizione dell’Adriatic Sea Forum – cruise, ferry sail & yacht, evento dedicato ai settori del turismo nella zona adriatica.
Dopo il successo infatti delle due precedenti edizioni svoltesi a Trieste (2013) e Dubrovnik (2015) questa volta ad ospitare l’evento è Budva cittadina del Montenegro che per due giorni farà da cornice a quello che è diventato ormai un appuntamento internazionale dedicato a tutti gli operatori dei comparti crociere, traghetti, nautica ed in generale del settore turistico e marittimo operanti nel contesto dell’adriatico.
L’evento, ideato e organizzato da Risposte Turismo (società di ricerca e consulenza a servizio della macro industria turistica) presieduta da Francesco di Cesare, in collaborazione per l’occasione con l’Ente Nazionale del Turismo del Montenegro, è come sempre momento d’incontro, studio, confronto e analisi delle potenzialità e della promozione, in questo caso, dell’area adriatica.
Come sempre Francesco di Cesare, ha presentato i dati contenuti nella nuova edizione di Adriatic Sea Torurism Report, attesissima relazione dalla quale è emerso un quadro chiaro su quella che è l’attuale situazione, volgendo come sempre un occhio a quello che sarà poi il futuro.
E’ emerso infatti che nel 2017 saranno movimentati nei porti crocieristici dell’Adriatico circa 4,73 milioni di passeggeri(-6,51% sul 2016) e verranno effettuate 3.428 toccate nave (-8,01%).
Questa inflazione negativa è stata spiegata dallo stesso presidente il quale ha affermato che :
“Il Maritime Tourism in Adriatico, dà segnali contrastanti che devono essere letti comunque come sprone a fare di più e meglio.
La crocieristica può contare oggi su una selezione di porti qualificati per infrastrutture e servizi su entrambe le coste adriatiche, e se i numeri del 2017 non fanno sorridere è perché i tragici fatti di terrorismo nel Mediterraneo unitamente alla ancora irrisolta situazione di Venezia portano le compagnie ad alleggerire la propria presenza in Adriatico a beneficio di altre aree mondiali che negli anni (Asia su tutte) sono conosciute moltissimo.”
Facendo riferimento ai singoli porti invece Venezia mantiene saldamente il suo primato con circa 1,42 milioni di passeggeri movimentati seguita da Dubrovnik e Corfù.
Segnali invece molto positivi se si guardano i dati sulla movimentazione passeggeri su traghetti, aliscafi, catamarani: secondo Risposte Turismo, infatti, l’anno in corso dovrebbe chiudersi con un +1,5% per un totale di 17,9 milioni di passeggeri, mentre stabile il numero delle toccate nave.
In particolare per i porti Italiani è stato sottolineato come il porto di Pesaro dovrebbe doppiare le connessioni con le isole croate, mentre il porto di Otranto dovrebbe essere connesso durante la stagione estiva per la prima volta con l’isola di Corfù.
Oltre alle crociere e ai ferry, l’Adriatic Sea Tourism Report da spazio anche al comparto nautico dove emergono segnali molto positivi sia per l’anno in corso sia per il futuro e questo lo si nota anche dagli investimenti effettuati ed in programma.
Qui ancora una volta è l’Italia ad essere la nazione con il maggior numero di marine (188 pari al 56,8% del totale) e posti barca (pari al 62,2% del totale), seguita da Croazia e dalla Slovenia e Montenegro.
Nella giornata di apertura dei lavori sono intervenuti vari esponenti del settore dove oggetto del dibattito è stato proprio la promozione dell’Adriatico come unica destinazione turistica, così come nella giornata di oggi si alterneranno altre tavole rotonde ed interventi inerenti al tema.
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28/04/2017 ore 14.00 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″
