Avete presente la sensazione che si prova quando si realizza un sogno? Quel senso di vertigine, di pelle d’oca, quello stato mentale che ti fa sentire come in una sorta di mondo parallelo? Ecco, io l’ho provato appena mi sono trovata sottobordo all’immensa, imponente alla vista, bellissima, iconica Queen Victoria di Cunard.
Non so come spiegarvi meglio di così: in ogni momento mi son sentita come una bambina con le mani nella marmellata!
Devo dire che le navi Cunard sono da sempre state un mio punto debole: così diverse dalle moderne navi da crociere, hanno quell’aurea, quel fascino che ricordano sempre i primi transatlantici di inizio secolo, tanto che avevo la sensazione di vivere una favola a bordo di una nave come se mi trovassi a bordo del Titanic.
A bordo anche un corridoio arredato con teche strapiene di articoli provenienti dalle prime navi della Compagnia, come dal famosissimo Lusitania o dal Mauretania, che era impossibile non ammirare a bocca aperta e non immaginarsi tutta le storie che avrebbero potuto raccontare!
Il suo aspetto esteriore a prima vista potrei definirlo signorile, elegante ma in un certo senso anche severo, una sensazione forse dovuta al fatto che il suo scafo è per 3/4 molto scuro.
E’ senza ombra di dubbio un simbolo di eleganza anche negli interni: già nel momento in cui ho messo piede a bordo mi ha subito inondato il suo stile britannico, così completamente lontano anni luce dalle moderne navi ma nello stesso tempo che non infastidisce ed appesantisce.
L’arredamento ti stupisce per il suo lusso e la cosa che ha attirato la mia attenzione è il forte richiamo all’architettura delle navi dei tempi passati, sebbene sia una nave contemporanea e di lusso, un piacere per gli occhi, una sorta di toccasana per un’anima che ha il desiderio di immergersi in un mood che pare lontano anni luce dai tempi nostri ( o almeno io così l’ho percepita, ma è una sensazione assolutamente personale).
La mia è stata una visita in verità molto più breve di altre ed è forse per questo motivo che mi sono fatta sommergere da tante emozioni, sebbene la sensazione sia stata quella di essere stata a bordo un intero giorno: merito anche del fatto che fossi l’unica ospite (un onore grandissimo) e della dolcissima accompagnatrice, Jessica Burke, Social Hostess che è stata a mia disposizione in ogni momento passato insieme, dal momento istituzionale a quello fuori programma, come ad esempio il pranzo insieme al buffet non in programma.
Insomma, a bordo mi hanno fatto sentire una vera principessa e questa è parte della magia che sentono tutti gli ospiti Cunard Line.
Non ho passato un attimo senza spalancare inconsciamente la bocca ed esclamare ‘WOW’, osservando lo scintillio dei lampadari, il personale cortese sempre e comunque con tutti, l’opulenza di alcuni ambienti, la presenza di una biblioteca ricchissima a due piani, una cosa così rara ormai, la meravigliosa sala da ballo che di pomeriggio alle 5 diventa il luogo deputato al rito del tè, nel quale camerieri in guanti bianchi servono squisiti pasticcini!
La prima esclamazione di sorpresa è stata osservare dall’alto la Grand Lobby a 3 livelli, dove la protagonista assoluta è una meravigliosa scalinata, insieme ad opere d’arte uniche e balconi che vi si affacciano che paiono agli occhi così retrò ma talmente affascinanti da lasciarti senza fiato. Lo ripeto, pare di essere stati teletrasportati in un altra epoca. E’ certamente il cuore pulsante della Queen Victoria.
A fare capolino e ad attirare lo sguardo anche un orologio su pilastro, un particolare che rende ancora una volta unica questa zona della nave: pare di stare nelle grandi stazioni d’ispirazione vittoriana, di fluttuare in un epoca parallela.
Nonostante tutta questa opulenza, tutto questo rigore, tutta questa eleganza degna di re e regine, la nave si presta benissimo ad essere vissuta in ogni suo aspetto: mi ha molto stupita la moderna Spa di bordo, dove potersi rilassare e dove bisogna prenotare per tempo i trattamenti, poiché molto utilizzata. All’interno il personale è disponibile a creare percorsi studiati ad hoc per ogni passeggero che ne facesse richiesta.
Credo che sia, senza dubbio, una zona della nave che valga la pena godersi all’interno di una settimana o più di vacanza.
A dispetto di ciò che l’occhio vede, forse dovuto alla sua linea che la rende decisamente imponente allo sguardo, la nave in generale ha dimensioni nella media e la disposizione degli ambienti la rende in ogni caso vivibile, alternando spazi grandi come la sala ballo e il teatro, con lounge bar di dimensioni contenute, dove potersi rilassare, oppure leggere o sorseggiare un drink e fare una chiacchierata.
Grazie alla mia guida puntuale e precisa, ho capito che questa nave è generalmente amatissima dalle coppie, da chi viaggia da solo (avendo cabine singole) ma soprattutto da crocieristi maturi, che amano l’atmosfera retrò eppure moderna di questa nave.
Alla domanda se ci fossero bambini a bordo, la risposta è stata certamente si, sebbene il numero sia davvero molto limitato specie in determinati itinerari e la nave non sia propriamente orientata alle famiglie giovani.
Essendo una nave non enorme ma molto accogliente, Queen Victoria viene sempre suggerita ai crocieristi inglesi come prima esperienza di crociera, per la sua atmosfera intima ed accogliente, dove ancora vige l’eleganza a cena, dove vivere insomma un’esperienza di bordo che sa ancora d’altri tempi, con smoking e tuxedo che ancora si vedono a bordo nelle serate di gala (si possono anche noleggiare), dove poter ballare un valzer romantico e che concedono a una vacanza quell’aurea di sogno che in tanti, a leggere i vostri commenti, non riescono a vivere a bordo di altre navi.
I passeggeri di questa nave, negli itinerari inglesi sono per la maggioranza quasi assoluta di nazionalità britannica, mentre quando si parte da altri porti (vedi il Mediterraneo solcato in questo periodo dell’anno), non si fatica a trovare americani, australiani e asiatici, attratti dalle meraviglie italiche e non solo: generalmente benestanti, tanti di loro sono affezionati clienti, che non amano cambiare per nulla il ‘modo Cunard‘ di viaggiare per mare.
I ponti passeggeri sono così suddivisi:
- Ponte 1: è il ponte passeggeri più basso, qui c’è il primo piano della Lobby con scalinata, dove si trovano anche gli uffici vendita, l’internet center (1 piano), il Tour Office.
- Ponte 2: è il piano di mezzo del Royal Court Theatre, e vi si trova anche il casinò, il pub Golden Lion, la bellissima Queens Room o Sala della Regina, il ristorante à la carte The Verandah, il bar Champagne (delizioso), un livello della biblioteca e il Britannia Restaurant.
- Ponte 3: è il ponte dove trovare la galleria dei negozi, la parte più alta del teatro con l’accesso ai mitici balconi (ma quando mai ho visto dei simili balconi a bordo di una nave da crociera?), la Royal Arcade, la Midships Lounge, il livello superiore della biblioteca e della sala da pranzo Britannia; fuori un bellissimo ponte passeggiata.
- Ponti dal 4 all’8 sono tutti dedicati alle cabine.
- Ponte 9: qui troviamo il bellissimo centro benessere con affaccio sul mare, il Winter Garden, una parte della nave molto fresca nei colori e deliziosa, tutta da vivere, con copertura semovente in grado di aprirsi e chiudersi a seconda del tempo, il Lido Restaurant, e due piscine all’aperto, con altrettanti idro. La giornata di visita non era delle più belle, ma col sole che faceva capolino ogni tanto, qualche ospite l’ha utilizzata. Non sono enormi e in linea generale, non è una zona estremamente caotica come su altri tipi di navi: qui la gente prende il sole, si vocifera ma ovunque l’atmosfera è sempre e comunque molto rilassante.
- Ponte 10: qui troviamo il Commodore Club, una sala tutta a prua che offre in navigazione uno spettacolo da togliere il fiato; anche in porto lo sguardo si perde all’orizzonte e la mia accompagnatrice mi spiega che proprio per questi motivi è una delle zone più amate della nave. Presente anche una zona fumatori, la Churchill Sigar Lounge (per fumatori) e un nightclub, l’Hemisphere. Poco più avanti, nella zona esterna, è presente una parte dedicata ai bimbi e ai ragazzi.
- Ponte 11: vi si trovano l’area Queen e Princess Grill, con la loro zona salotto, molto quotata.Sempre al ponte 11 ma a tutta prua (non ci si può arrivare in maniera diretta dal Grill per intenderci) è presente una zona gioco.
Nonostante in linea generale la Queen Victoria non abbia una divisione per classi, per quanto riguarda i pasti si segue questa suddivisione, che varia in base alla categoria (e dunque al prezzo) della cabina, nonostante poi ogni altro ambiente sia perfettamente accessibile a tutti indistintamente (a parte la sezione Queen Grill sia dedicata ai possessori di suite deluxe e il Princess Grill a chi è ospitato dalle junior suite in su, oltre all’accesso esclusivo alla Terrace Grill e ai suoi salotti ai ponti 10 e 11).
Poiché la nave era al completo, non mi è stato possibile visitare la zona cabine che però mi sono state descritte e che vi riporto:
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