La stagione estiva ahimè è finita e come tutti anch’io sono assalita da quella sensazione misto fra nostalgia e nodo allo stomaco mentre i costumi fanno posto nell’armadio a maglioni e giacche. L’unico antidoto per far svanire questa sensazione è aprire un catalogo di viaggi ed iniziare a organizzare la prossima vacanza!
Chiamatela “Crocierite” o più in generale “Sindrome di Wanderlust”, ma vi sarà capitato sicuramente, appena scesi da una nave, di sentire il bisogno di risalire di nuovo e sicuramente anche voi, come me, non appena arrivati a casa la prima cosa che fate, dopo aver disfatto le valigie e caricato le lavatrici, è sfogliare un catalogo e cominciare a sognare.
Dando un’occhiata agli itinerari autunnali che la MSC Crociere offre, mi è caduto l’occhio su un itinerario nel Mediterraneo Orientale con partenza da Genova, dove attraversando lo Stretto dei Dardanelli (favoloso e romantico soprattutto al tramonto), arriva fino a Costanza in Romania; subito la mia mente ha fatto un salto di qualche mese indietro riportandomi alla mia prima esperienza in crociera; il caso ha poi voluto che qualche giorno dopo mi sia capitato di leggere sui vari gruppi social, che molti di voi faranno scalo in questa città, allora mi è sembrato doveroso raccontarvi la mia esperienza.
Circa un anno fa a bordo di MSC Opera, che usciva nuova ed allungata dai cantieri di Palermo dopo essere stata sottoposta al Programma Rinascimento, inizia la mia avventura da crocierista, in un viaggio di nozze che mi porta a visitare città incantevoli, da Venezia ad Atene, passando per Istanbul, arriviamo a navigare anche nel Mar Nero fino a Sochi.
Una delle tappe in questo viaggio di 15 giorni è Costanza, quarta città della Romania posta sulla costa occidentale del Mar Nero, città a me fino allora sconosciuta ma che ho visitato con molto piacere.
Visto che ero mezza malaticcia (le correnti nella zona piscina sono stati fatali) preferiamo fare una passeggiata in città e facendo una ricerca sul web per capire cosa visitare per prima, organizziamo il nostro tour.
Scesi dalla nave camminando per un percorso segnalato, arriviamo all’uscita del grande porto (ci vorrà una bella passeggiata di 20 min); pur essendo luglio l’aria è abbastanza fresca e piacevole (siamo intorno ai 23 gradi).
A pochi passi troviamo una scalinata che ci porta direttamente alla nostra prima tappa la Cattedrale Ortodossa dei S.S. Pietro e Paolo, bellissimo edificio costruito tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, si presenta con un interno molto ricco di icone e candelabri; noi siamo arrivati mentre si stava celebrando il rito della benedizione del pane e messi in un angolino decidiamo di restare e seguire la funzione, è stato molto emozionante non ci era mai capitato di assistere ad una funzione cristiano-ortodossa!
Usciti dalla Cattedrale ci incamminiamo verso la Moschea di Re Carlo I, una moschea piccola pur essendo il centro dell’Islam in Romania.
Salendo si arriva a Piata Ovidiu ovvero Piazza Ovidio, (si tratta di siti molto vicini fra di loro). Al centro della piazza non potrete non notare la statua in bronzo del poeta romano, mandato in esilio dall’imperatore Augusto, qui ritratto in atteggiamento meditativo (si tratta di una copia della statua posta a Sulmona, sua città natale).
Sul basamento una incisione in cui è possibile ancora leggere alcuni versi dei Tristia:
«Io che qui giaccio cantore di teneri amori il poeta Nasone perii per il mio genio.
Ma a te che passi, chiunque tu sia che hai amato,non rincresca dire: dolce riposo abbiano le ossa di Nasone.»
Alle spalle di Ovidio, il Museo Nazionale di Storia e Archeologia, al suo interno non solo potrete ammirare reperti greci e romani, ma in particolar modo qui viene custodito il Glyocon ovvero una statua in marmo che rappresenta una divinità dalla testa semi-umana e il corpo di serpente.
Da lì abbiamo un po’ girovagato per la città scoprendo monumenti come quello della lupa a sottolineare il suo passato di colonia romana, vari bar e localini in cui potrete assaggiare specialità tipiche del posto, ed infine la strada dei negozi dove poter acquistare non solo souvenir ma vestiti e scarpe a basso prezzo; vi ricordo che qui vige la moneta Leu in quanto ancora ad oggi la Romania non fa parte dell’Unione monetaria anche se alcuni negozi di souvenir accettano tranquillamente l’euro (il governo ha fissato al 2019 il passaggio ufficiale alla Moneta Unica).
La nostra visita è stata molto breve ed infatti sapevo che mi sarei persa l’edificio che tutti visitano, forse anche quello più bello visti i commenti positivi sul web dei visitatori, ovvero il Casinò, a vedere dalle foto è veramente molto bello tutto in stile liberty costruito proprio sul mare, un vero spettacolo!
Devo dire ho letto recensioni poco carine su questa città e varie sono state le lamentele a bordo dove i più scettici hanno etichettato questa tappa come “lo scalo per fare rifornimenti”.
In realtà non credo sia così: questo scalo permette di raggiungere e visitare la capitale Bucarest (gettonatissima escursione che organizza la compagnia), il delta del Danubio, per i più piccoli la visita al delfinario e per chi non vuole rinunciare al mare è possibile spostarsi a Mamaia (la spiaggia più vicina e forse la più famosa) che dista un 5 km dal centro di Costanza.
Per tutti coloro che come noi scendono dalla nave e restano in città consiglio di vistarla tenendo presente il suo passato e la sua storia travagliata; sicuramente passeggiando noterete bellissimi palazzi dall’architettura moderna e di recente costruzione accanto ad edifici che ancora oggi purtroppo per via della crisi stentano ad essere terminate.
Alla prossima.
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11/10/2016 ore 11.20 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″