Sono sempre di più i commenti di persone che si lamentano al rientro da una crociera della ‘presa di possesso‘ di un’intera nave da parte di bambini e ragazzi: definiti quasi come piccoli Attila, disturbano la quiete pubblica, monopolizzano la piscina, tanto che se ne può usufruire con tranquillità solo quando la nave è in porto, per dirne solo due tra le tante.
Ed è qui che sorgono poi le guerre intestine tra genitori premurosi che assicurano che i propri pargoli sono dei teneri angioletti e coloro che invece sostengono che, se anche nelle aree per soli adulti (che si pagano) si vedono bambini scorrazzare, la vacanza si trasforma più che in un momento di relax, in un ring sempre aperto tra te che cerchi di goderti in santa pace la tua meritata vacanza e di far rispettare delle regole per cui hai pagato e i piccoli terremoti che non puoi nemmeno redarguire dolcemente, pena l’assalto da parte dell’intera famiglia, terza generazione compresa!
Ora, a parte la leggerezza con cui posso raccontare il tutto, la questione è però sentita eccome! E’ pur vero che la colpa è sempre dei genitori, che paiono ormai incapaci di tenere a bada in maniera educata e gentile i propri pargoli, incapaci di insegnare la buona educazione e convinti che siano sempre gli altri ad avere torto. Ma non è nemmeno possibile che dall’altra parte non ci si possa godere in santa pace una vacanza magari sudatissima, perché c’è chi costantemente crea disturbo.
Idromassaggi sempre pieni di bambini che non ci potrebbero stare e che in ogni caso, per buona educazione, dovrebbero essere utilizzati per un tempo limite (vai a farlo capire!), spruzzi d’acqua ovunque, tuffi a bomba in piscina, urla negli orari pomeridiani, cene trasformate in incubo con camerieri che evitano come birilli bambini lasciati liberi: ho reso abbastanza l’idea?
Tutte le compagnie di crociera tradizionali sono dedicate alle famiglie, che ci piaccia o meno: esistono spazi dedicati, con personale qualificato, ma come sappiamo benissimo, tantissimi vengono lasciati liberi e il personale di controllo non riesce a mantenere ordine, anche perché al primo richiamo, il genitore punto sul vivo, anziché redarguire il figlio che ne combina peggio di Bertoldo, se la prende con il controllore. Oserei definirle ‘storie di ordinaria amministrazione‘.
Per le coppie o semplicemente dei genitori che cercano di trovare disperatamente un po’ di tempo per se stessi, la soluzione può essere solo una: scegliere Compagnie di crociere dedicate (generalmente del settore Luxury dunque più onerose dal punto di vista economico) oppure seguire una serie di accortezze che possono ridurre al minimo il disagio. Vediamo con ordine alcune soluzioni.
#1. Scegliamo una nave di lusso
Le navi delle Compagnie Luxury o Premium, hanno in genere una filosofia di vacanza declinata e orientata verso gli adulti. Ciò significa che non è che non troverete ragazzi o bambini a bordo (più probabile durante le vacanze scolastiche, quasi assenti negli altri periodi), ma che, dato il costo esorbitante del biglietto pari a quello di un adulto e il fatto che sono in nettissima minoranza, tendono ad essere educati e, molte volte, sono seguiti da una tata (per tenerli d’occhio ed assicurarsi che non combinino guai).
Inoltre la tranquillità dell’ospite a bordo di queste navi è sacra, dunque verrebbero in ogni caso ripresi gentilmente dal personale, sino anche allo sbarco nei casi limite.
Quali sono queste Compagnie adult-oriented? Silversea Cruises, Seabourn Cruise Line, SeaDream Yacht Club, Regent Seven Seas Cruises, Oceania Cruises, Windstar Cruises, Azamara Club Cruises e Viking Ocean Cruises.
#2. Piccolo è meglio
Se fate caso, sono le mega-navi ad attirare le famiglie, grazie alle mille attrazioni presenti a bordo: se vi orientate invece su navi di piccole o al limite medie dimensioni, magari con un po’ di anni alle spalle (il che non significa che sono meno godibili o meno sicure) e dunque prive di attrattive per i giovani, siete più sicuri di trovare pace e tranquillità, perché scelte generalmente da un tipo di clientela più matura.
In queste navi mancano spesso i baby-club, i bambini pagano una quota come gli adulti (questo è già di per sé un disincentivo) e in genere affrontano crociere lunghe, nelle quali i bambini non si trovano per ovvi motivi scolastici.
Tra le Compagnie più adatte in questi casi, Holland America e Princess Cruises: anche le navi più grandi e recenti di Holland America, sono in genere orientate verso un pubblico maturo.
#3. Crociere fluviali ed esotiche il must!
Sarà perché costano e non poco, sarà perché generalmente prevedono programmi, anche in escursione, molto orientati verso città ricche di storia e dunque considerati noiosi per un pubblico giovane e che non è interessato minimamente ad arricchire il proprio bagaglio culturale in questo modo, sarà perché a bordo mancano i servizi tipici delle mega-navi (che sono ormai diventate loro stesse la destinazione), fatto sta che l’appeal di una crociera fluviale non va a braccetto con le famiglie e dunque i bambini a bordo sono proprio una rarità.
Ci sono anche compagnie come la Disney, che stanno cercando di attirare un pubblico più giovane ma per il momento è un’iniziativa isolata: i bambini si incontrano più durante le partenze tematiche rivolte espressamente alle famiglie, di solito durante l’estate.
La scelta tuttavia non è solo orientata verso i fiumi europei più conosciuti, ma si può scegliere tra l’esplorazione dei fiumi del Nord e del Sud America, dell’Egitto, dell’Asia, che prevedono spostamenti lunghi poco adatti ai bambini, e una crociera che in genere dura più di una settimana oltre a prevedere spesso un periodo di pre o post-crociera.
Inoltre se scegliete i mega yacht o le navi di piccole dimensioni che seguono rotte insolite, come il Far East, il Sud Pacifico , l’Africa , l’Artico e l’Antartide, potete stare sicuri di trovare un ambiente decisamente per adulti.
#4. Scegliete crociere più lunghe crociere
In genere le famiglie tendono a prenotare crociere di una settimana ed nei luoghi più vicini possibile, poiché meno costose per una famiglia di più persone: è così che nel Mediterraneo troverete una concentrazione di famiglie più numerosa che nel Mare del Nord, che nei Caraibi le crociere da 10/12 giorni sono da preferire a quelle di una settimana.
In linea generale le crociere lunghe, come le crociere di riposizionamento da almeno 15/20 giorni, le crociere giro del mondo (anche una delle tratte, non per forza intera), crociere verso mete più difficili e scomode da raggiungere, sono quelle dove la percentuale di bambini e ragazzi adolescenti è sempre minima.
#5. Le partenze in alta stagione? Si potrebbe se…
Se la vostra croce più grande è avere la possibilità di poter partire solo in alta stagione, il modo migliore per passare una vacanza meno caotica è solo uno, e aggiungerei un po’ più costoso: scegliere una sistemazione in un’area dedicata o una suite completa di Jacuzzi.
Se volete rilassarvi all’ennesima potenza senza nessuno che gareggi con voi a chi ‘prima arriva meglio alloggia’, una suite con balcone e Jacuzzi è l’ideale. Privacy e assoluta tranquillità, magari sorseggiando un buon bicchiere di spumante!
In alcune Compagnie inoltre, è possibile scegliere una sistemazione in un’area riservata: l’esempio più facile è prenotare una cabina-suite nella zona The Haven di Norwegian Cruise Line, una nave nella nave, nella quale avrete piscina e idro riservati, ristorante di lusso riservato, bar ed ingressi Spa.
#6. Spazi riservati ai soli adulti
Se davvero scegliere una suite in una zona della nave più cara è fuori discussione, esiste comunque la possibilità di poter prenotare del tempo in aree riservate esclusivamente ai maggiorenni, dove ai bambini è vietato entrare. Pensate che anche a bordo delle navi Disney, che sono le navi per le famiglie per eccellenza, e che ai bambini ha sempre dedicato ogni centimetro della sua flotta, ha degli saloni dedicati!
Questo perché comunque, anche i genitori hanno il diritto di passare in tutta serenità una serata a due o con gli amici conosciuti a bordo.
Che si tratti di zona Spa, o casinò (quando certi genitori capiranno che c’è un divieto per motivi ben precisi, compreso il fatto che su molte navi in questo ambiente c’è libertà di fumare, oltre il fatto che non è proprio educativo tenerseli al fianco mentre si gioca alle macchinette mangiasoldi, sarà sempre ora), o ristoranti, o zone prendi sole, in genere almeno una zona per soli adulti si trova a bordo di ogni nave.
Inoltre se si sceglie il secondo turno a cena, o si eviteranno le ore di punta presso il buffet, si troveranno in percentuale molti meno bambini; oppure ancora si può optare per una cena presso uno dei ristoranti di specialità (che sono a pagamento), o scegliere il comodo servizio in cabina, per cenare a lume di candela in balcone con la vostra dolce metà!
#7. Le navi solo adulti esistono!
Alla fine di tutte le possibilità, ho lasciato quella più ovvia: la scelta di una nave solo per adulti. La premessa è che tutte hanno una base di prezzo parecchio alta e vi deve piacere il genere.
Ne esistono diverse:
- tre navi della flotta P & O Cruises, Arcadia, Adonia e Oriana, sono solo per adulti
- le navi della flotta Grand Circle Small Ships Cruises ospitano pochi passeggeri e il 99% sopra gli anta (visti anche i prezzi altissimi)
- Saga Cruises, notoriamente offre crociere dedicate agli over 50
- Voyages to Antiquity accetta solo dai +12 in su, ma in genere hanno programmi che sono poco appetibili per i ragazzi
- le crociere a tema, come le crociere per nudisti, o quelle dei Festival musicali come al esempio le Metal Cruises, o le crociere che ospitano gruppi rock…diciamo che si forma un ambiente poco adatto ai bambini, dove si beve molto e si creano momenti di promiscuità non propriamente adatti ad un pubblico di minori.
Eccovi arrivati alla fine di un post che può apparire polemico ma che non lo è: semmai può aprire una riflessione e queste sono sempre le benvenute.
Io sono stra convinta che un bambino che viaggia sia il bambino più fortunato dell’universo, perché apre i suoi occhi a diversi modi di vivere e sicuramente diventerà un adulto che avrà sempre una visione del mondo più ampia. E soprattutto, si abitua velocemente a qualsiasi cambiamento, sia climatico che di alimentazione, al contrario dei genitori che se non hanno la pasta sbattono i piedi per terra (chissà da chi avranno preso i loro angelici pargoli) e guai a sforzarsi di imparare due cosucce in inglese!
Ci sono bambini che seguono i genitori ovunque e che sono abituati, giustamente a viaggiare: sono anche bambini che riescono ad integrarsi perfettamente anche con coetanei che parlano una lingua diversa dalla loro e che insieme giocano senza porsi troppe domande!
Sono quelli che definisco bambini fortunatissimi, perché oltre a divertirsi, imparano e conoscono gli angoli più remoti del mondo, toccandolo con mano e non attraverso immagini nei libri.
Ma finché tutto questo rimane, almeno al momento, un’utopia o perlomeno un universo parallelo, è anche giusto dare spazio a chi una vacanza serena e rilassata se la voglia godere tutta e che sceglie per questo motivo una crociera solo per adulti.
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06/10/2016 ore 12.00 – “Post protetto da Licenza Creative Commons International CC BY-ND 4.0″