Harmony of the Seas è la nave da crociera più grande del mondo e penso che ormai ne siano a conoscenza anche le pietre: le aspettative, quando ho ricevuto l’invito per la crociera pre-inaugurale dalla Royal Caribbean, erano altissime, soprattutto dopo aver scritto di tutto e di più sulle caratteristiche tecniche, sulle curiosità a bordo, su tutte le novità rispetto alle ‘sorelle‘della flotta.
Le mie impressioni
L’inizio dell’avventura verso questa mini-crociera non è cominciato benissimo: come sapete abito in Sardegna e per la maggior parte delle destinazioni, sono costretta spesso e volentieri a prendere due aerei per tratta. Le possibilità statistiche che accada qualcosa ci stanno tutte. Stavolta però la nostra Compagnia di bandiera si è superata: su 4 aerei presi in tre giorni, ben 3 hanno subito ritardi per varie ragioni (guasto tecnico, problemi con il carburante ed intervento medico)! D’altronde non ho mai avuto problemi con Alitalia, quindi direi che li ho recuperati tutti in questa occasione ;P
Sebbene sia arrivata con ben quasi un’ora e mezzo di ritardo a Barcellona, ho trovato una parte del gruppo della stampa e, insieme alla responsabile Royal, ci siamo diretti verso i transfer che ci hanno accompagnati sino all’imbarco.
E’ proprio mentre ci avviciniamo all’imbarco che provo la prima sensazione strana: nel porto è ormeggiata la Norwegian Epic e subito dopo la Harmony of the Seas, seguita da Costa Fascinosa.
Vista dall’ingresso del porto, la nave non pare poi così enorme come me l’ero immaginata, una cosa stranissima a dirsi! In effetti la differenza la noto di più con la nave della Costa ma è solo un’illusione ottica di cui mi renderò conto poco dopo!
L’imbarco è avvenuto in maniera molto tranquilla: poche persone davanti a noi e il check-in è stato abbastanza veloce, anche perchè lo avevamo già fatto on-line (si chiama smart check-in e decisamente snellisce e semplifica l’imbarco), si dovevano solo controllare i dati dei documenti.
Ricevuto l’ok all’imbarco, siamo saliti al piano superiore dove una passerella ornata di fiori, ci ha portato sino all’ingresso della nave! Immaginate la sensazione di stare a tanti metri da terra e con di fronte un vero gigante: la cosa che davvero lascia senza parole è il fatto che le distanze non sembrassero mai così eccessive mentre in realtà abbiamo sempre e solo macinato chilometri avanti e indietro!
Non ci credete? Nel cellulare avevamo una app che misura i passi: considerando che è solo una stima in difetto (perchè il cellulare non era costantemente con noi), contava a fine crociera ben 37.671 passi, pari a 29 km percorsi!
Una volta dentro, giusto il tempo di fare l’accredito stampa e poi dritte a scoprire la nostra cabina! E’ stata una bella sensazione entrare e vedere subito il mare dal balcone e proprio nel momento esatto in cui la Europa2 di Hapag Lloyd lasciava il porto salutando con lunghi suoni di sirena!
Secondo voi siamo state a rilassarci in cabina? Nemmeno per sogno: la voglia di scoprire la nave è stata più forte di tutto e allora via in esplorazione!
Una cosa che mi ha davvero stupita sono gli ascensori che sono in tutto 24, ben posizionati e ben raggiungibili: quello panoramico è stato il primo che abbiamo preso e ci ha dato un’idea di tutto quello che la nave possa offrire, con il suo sguardo che si perde nel Boardwalk e sulla Royal Promenade.
L’unica cosa che non siamo riuscite a fare è orientarci in questi due giorni: se un locale era a prua noi si andava a poppa e viceversa! Non c’è stato verso di memorizzare! Dite che è grave?
La nave sebbene abbia la stessa struttura delle sorelle mostra comunque un lato diciamo più contemporaneo, ereditato dalla classe Quantum, visibile nelle soluzioni trovate a bordo, dall’arredamento elegante e sofisticato di alcuni ambienti ai veri e propri spazi ‘rubati’, come il Bionic Bar, assente su Oasis e Allure.
La zona che più attrae l’attenzione è sicuramente il Central Park, con le sue piante vere, i suoi localini nei quali bere un drink e rilassarsi, o ancora mangiare qualcosa in un ambiente molto elegante: è sicuramente il punto della nave più ‘silenzioso‘, un passaggio è obbligatorio.
Il Boardwalk invece fa da contraltare, con la giostra che si para subito davanti e fa tornare bambini: subito dopo si snodano i vari locali, dall’intramontabile ed irrinunciabile, per gli americani, Starbucks, al Dog House e i suoi americanissimi hot-dogs, al Johnny Rockets sempre pieno, anche grazie al sole meraviglioso che ha investito i suoi avventori, al Sabor, il ristorante messicano che abbiamo avuto modo di provare e i vari negozi come il The Crown and Anchor, dove trovare articoli griffati Royal.
Il tutto termina con uno sguardo sull’immenso Aqua Theater e sull’uscita dell’Ultimate Abyss, il mega scivolo senza acqua a prova di coronarie!
L’uscita di questa attrazione è stata meta fissa delle varie Tv presenti che hanno immortalato la faccia dei temerari che finalmente dopo 13 secondi di pura adrenalina, arrivavano a destinazione. E’ stato buffo osservare le reazioni di chi provava l’attrazione e no, io personalmente non l’ho sperimentata, troppa paura delle altezze, figuriamoci di un tuffo lungo un tubo chiuso alto ben 11 piani!
Le attrazioni a bordo comprendono tantissime possibilità: Ultimate Abyss appunto, ma anche gli scivoli The Perfect Storm, o la zip-line, o i simulatori di surf, il mini golf, la parete da arrampicata o le pattinate nella pista del ghiaccio all’interno. Se invece si ha voglia di prendere un buon caffè che più si avvicina al nostro, personalmente consiglio quello della caffetteria che si trova lungo il Boardwalk, il Cafè Promenade, dove si può anche stuzzicare qualcosa.
Una cosa che di certo a bordo non si soffre è decisamente la fame! Ben 24 cucine separate, disposte nei ponti 3, 4 (la più grande di tutte perchè accoglie anche la sezione dedicata interamente alla pasticceria) e 5, che servono 18 punti diversi, tra ristoranti e punti nei quali sbocconcellare qualcosa.
Come ci conferma l’Executive Chef svizzero che incontriamo per caso lungo il Boardwalk (non sarà l’unico incontro eccellente che abbiamo avuto la fortuna di fare) e che si è fatto gentilmente intervistare al volo, in totale a bordo le persone dedicate alla sezione food sono circa 1.050, che servono agli ospiti qualcosa come 80.000 ‘pasti’ al giorno!
Tra personale delle cucine (che si aggira intorno alle 250 unità), personale dedicato ai vari ristoranti (intorno alle 530 persone), personale dei vari bar (circa 185 persone) e 91 cambusieri, si riesce a capire che macchina ben organizzata sia una nave di tali dimensioni!
Quando chiediamo quale sia la difficoltà più grande o la differenza con le altre navi, lo Chef ci dice con sicurezza che l’organizzazione è la stessa su tutte le navi, quello che cambia è semplicemente la quantità di persone dedicate e la quantità ovviamente di cibo e bevande che vengono servite giornalmente!
Qualcosa per noi forse difficile da comprendere appieno, eppure tutto fila liscio come l’olio, difficilmente si fanno file, anche perchè quasi ovunque è sempre aperto! Ci si può rinfrescare prendendo un gelato nel ponte piscine (gratuitamente!) oppure decidere di sbocconcellare qualcosa in uno degli innumerevoli punti ristoro della nave!
Gli italiani a bordo sono inoltre agevolati nelle cene dal fatto che dopo le 18.15 americani e nord europei (la maggioranza di ospiti che viaggia su queste navi), si recano a cena e quindi magicamente il ponte piscine si svuota e permette di godere appieno di tutte le piscine e gli innumerevoli idro presenti nella nave!
Insomma: questa nave è una nave da vivere appieno! Credo personalmente che uno dei punti a sfavore (o a favore a seconda dei punti di vista e di ciò che si vuole vivere in vacanza) il fatto di non vedere, se non al ponte piscine, il sole all’esterno, di perdere completamente il senso del tempo, sia qualcosa di davvero strano, una sensazione che mi ha fatto capire quanto le crociere su questa nave equivalgano a vivere la nave stessa, più che le destinazioni!
Un grazie sentito alla compagnia e ai suoi responsabili che ci hanno coccolato e seguito in questi due giorni e mezzo di pre-inaugurale, nel quale ho potuto toccare con mano quanto le sensazioni sentite prima di partire si siano completamente ribaltate vivendole personalmente: alle varie persone che nei post pubblicati in questi giorni hanno lamentato il fatto che la nave appaia al primo sguardo un alveare, rispondo che la nave può anche sembrare un condominio (extra-lusso, il che non guasta affatto), ma la sua vivibilità, sebbene fossimo più di 4.000 passeggeri, non mi è parsa mai compromessa!
Un grande ringraziamento a tutto il crew di bordo: riuscire a scambiare con tutti pareri e racconti, è stato un modo per capire ancora di più cosa sia vivere e lavorare a bordo della nave più grande del mondo!
Ma ve lo racconterò insieme a tantissime altre cose, in un prossimo post 🙂
Le impressioni di Cinzia
Le emozioni a caldo sono quelle che colpiscono maggiormente la nostra psiche; sensazioni, immagini, colori, tutto si miscela in un’amalgama che col tempo riesci ad elaborare e analizzare in maniera più approfondita e razionale.
Quello che voglio fare adesso è riportare le prime emozioni vissute in questi due giorni a bordo di quella che è la nave più grande del mondo, Harmony OTS. Premetto che è stata la mia prima volta su un gigante simile nella mia carriera di “crocerista” e l’esperienza è stata sicuramente positiva. Cerco sempre di essere una persona priva di preconcetti, difficilmente do un giudizio su qualcosa che non ho provato, a differenza di molti altri che tendenzialmente additano queste mega-navi definendole condomini sul mare o alveari e via dicendo.
La mia unica preoccupazione, prima di salire a bordo, era quella di perdermi su una nave così gigantesca e nell’eventualità di una crociera regolare, di essere a contatto con così tanta gente da sentirmi isolata in mezzo alla folla, faticando a socializzare e a incontrare una seconda volta le stesse persone. Ebbene mi sono resa conto che anche questi erano preconcetti assolutamente infondati e sono bastati due giorni trascorsi a bordo per sfatarli.
All’arrivo al porto di Barcellona, Harmony OTS si è presentata ai miei occhi in tutta la sua imponenza e le navi che erano nelle vicinanze sembravano piccole barche a confronto. Oltre a riconoscerla per la grandezza e i colori brillanti, spicca subito all’occhio quella che è l’attrazione più chiacchierata di questa nave e cioè The Ultimate Abyss che come un serpente purpureo scende dall’alto e fa venire i brividi solo a guardarlo, figuriamoci a provarlo veramente. Entrando nella nave mi ha colpito subito la grandiosità e la magnificenza degli spazi comuni e l’ampio respiro, nessun senso di oppressione, ma la sensazione che in un posto del genere potrai divertirti e rilassarti viziata all’inverosimile.
La tecnologia avanzata fa la sua comparsa ovunque, dalle piccole cose, come la cabina che si apre con il contact wireless, ai pannelli multimediali che trovi ovunque e ti permettono di orientarti e capire dove ti trovi e dove devi dirigerti per raggiungere una determinata zona, per non tralasciare poi tutte le attrazioni multimediali.
Per una nerd incallita come me e cresciuta con il mito di Apple una ambientazione simile è un po’ come il paese del bengodi. In pochissimo tempo ho capito come erano disposte le varie aree, nonostante il mio lacunoso senso dell’orientamento, questo grazie alla divisione della nave in “quartieri” che consentono di avere sempre dei punti specifici di riferimento.
Le aeree esterne sono stupende, piscine a non finire e zone dove divertirsi e scatenarsi partecipando alle attività più disparate, oppure zone tranquille dove rilassarsi e dimenticarsi che si è in compagnia di più di 5.000 passeggeri.
Il vantaggio di avere così tante attrazioni, cose da fare, piscine, idromassaggi sparsi un po’ ovunque, fa in modo che non ci sia quasi mai affollamento da nessuna parte, in quanto su un totale così elevato di passeggeri i gusti sono differenti e questo consente, in maniera secondo me molto intelligente, di evitare un sovraffollamento in determinate zone.
L’interno della nave è mozzafiato, il cosiddetto Central Park su cui si affacciano anche una serie di cabine con balcone è veramente spettacolare con le innumerevoli piante e alberi veri che ti danno la sensazione di camminare in un giardino tropicale.
Molti lo definiscono condominio, ma se di condominio si tratta, è sicuramente un condominio extra lusso, come quelli che potresti trovare nelle zone residenziali più “in” di Miami. Insomma chiamatelo come volete, ma posso assicurarvi che in un condominio simile io fisserei la residenza.
La zona della “passeggiata” con i suoi negozi, ristoranti, caffè e zone di ritrovo in cui poter ascoltare musica offre veramente di tutto e anche qui, molti la paragonano a un centro commerciale, ma secondo me è alquanto limitativo e per capirlo a fondo va vissuto. Inoltre questo, specie la sera, è il centro di ritrovo, dove facilmente se ti siedi in un locale potrai incontrare nuovamente le persone con cui magari avevi parlato la mattina e coltivare nuove amicizie. Una specie di nucleo aggregativo dove si svolgono gli eventi più significativi e dove tutta la famiglia più riunirsi e trovare un qualcosa di interessante da fare o vedere.
Perché quello che sicuramente va evidenziato è che una nave simile è la soluzione ideale per una vacanza in famiglia, in quanto tutte le generazioni trovano la propria attività congeniale e quindi permette di soddisfare i gusti sia dei più piccoli che dei più anziani.
La ristorazione a bordo è qualcosa di impressionante, si trovano ristoranti per tutti i gusti, da quello italiano al fusion orientale, al ristorante che ti stupisce con le sue ricette innovative e alternative come il Wonderland, per finire alla classica pizzeria o hamburgheria.
Lo stesso vale per i bar e i café, si va dall’atmosfera più elegante a quella più trendy come Starbucks, per finire al Bionic Bar, dove i camerieri sono stati sostituiti con i robot e ordinare da bere diventa una specie di gioco interattivo.
Gli spettacoli sono il punto di forza di questa nave futuristica e anche qui la tecnologia la fa da padrona e consente di porre in scena show mozzafiato con acrobati a livello mondiale, pattinatori su ghiaccio e mise teatrali degne di Broadway.
Se invece uno preferisce semplicemente ascoltare musica può appartarsi in una delle lounge dedicate. Il casinò è spettacolare con tutte le sue slot super moderne e anche se non siete giocatori incalliti, merita ugualmente una visita, anche solo per vedere il turbinio di colori.
Potrei ancora scendere in particolari, ma preferisco rimanere alle prime emozioni, poi verrà la fase di elaborazione di ciò che ho visto e potrò spiegarlo meglio e cercare di rendere il tutto fruibile per chi vuole capire cosa può riservare una simile nave.
Questa esperienza è stata sicuramente positiva, la nave l’ho trovato meravigliosa, se già non si fosse capito e sicuramente farò altre crociere a bordo di navi Royal della stessa stazza. L’unica cosa che forse posso presentare come lato “negativo” è il fatto che quando non sei sui ponti esterni a volte dimentichi di essere su una nave e perdi un po’ il contatto con il mare, che in fondo è la cosa che mi fa amare di più la crociera intesa come viaggio.
Però è facilmente superabile, basta uscire fuori ed eccolo il mare, puoi sentire il salmastro, puoi farti accarezzare dalla brezza e dal ponte più alto e ti illuderti di vedere meglio le stelle e in ogni caso hai la certezza che il mare è ai tuoi piedi e che ti trovi nella più stupefacente e magica città galleggiante.
Grazie Harmony OTS per le emozioni che mi hai trasmesso: credevo, avendo fatto tante crociere, che non sarei riuscita a provarne di così nuove e intense e invece la magia si è nuovamente ripetuta e sono certa che si ripeterà la prossima volta che salirò a bordo.
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08/06/2016 ore 17.00 – “Articolo di Crazy Cruises in riproduzione riservata” protetto da licenza Creative Commons International. Devi attribuire adeguatamente la paternità sul materiale, fornire un link e indicare se sono state effettuate modifiche.
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