Alla vigilia di una nuova partenza, sono alle prese con liste da depennare, valigia da fare, lavoro da sistemare in anticipo: spesso mi chiedo come si senta prima di una partenza chi ha alle spalle una marea di giorni crociera!
Come ad esempio l’amico nonchè collega di penna Giulio Cocozza, un italiano trapiantato ormai da anni a Palma di Maiorca insieme alla moglie Rosa. Ha al suo attivo ben 61 crociere compresa l’ultima fatta a bordo di Costa Mediterranea: chissà se anche per lui c’è il problema di cosa mettere in valigia!
Giulio ha viaggiato in tutto il mondo, seguendo la sua passione per il mare e le navi da crociera, a bordo di Compagnie sempre diverse perché, come dico sempre, si possono fare paragoni solo provandole tutte: ha tanto da raccontare e tante foto da mostrare agli amici!
Il fascino delle foto stampate è davvero un’altra cosa rispetto alle foto pubblicate su un social: son sempre lì ad aprirti pezzetti di memoria, a ricordare particolari che l’ultima volta che hai preso la foto in mano, avevi dimenticato!
Scorrendo le foto di Giulio non si possono non notare i cambiamenti che le crociere hanno subito negli anni, anche nello stile: certamente lui e sua moglie Rosa, sono sempre elegantissimi, forse tra i non tantissimi testimoni di un modo di viaggiare e di intendere la crociera ormai perduto!
Tanto è vero che quando chiedo a Giulio quale sia la crociera più bella in assoluto, mi risponde che è molto difficile fare una scelta precisa, perchè in ognuna ha vissuto un bel sogno, sebbene più si vada avanti negli anni, meno si respiri l’atmosfera di una volta.
Ma se proprio deve prendere una decisione, la scelta non può non ricadere che sulla MS Giulio Cesare, nave nella quale connobbe Rosa e nella quale era in viaggio con i genitori e la sorella, di rientro a Napoli da Buenos Aires.
Proprio quella MS Giulio Cesare che fu uno dei primi transatlantici ‘moderni’ ad adottare caratteristiche che furono le basi per la progettazione delle navi da crociera che seguirono, con la sua poppa tondeggiante, la prua affilata per fendere meglio le onde, ponti che degradavano verso la poppa e quella linea del fumaiolo così aerodinamica!
Certamente il palmarès personale di Giulio è ricchissimo di esperienze e di racconti, ognuno parte della sua vita, momenti da portare nel cuore: tra le sue crociere più affascinanti?
- la crociera di 32 giorni a bordo della piccola MSC Rapshody da Durban a Genova
- la crociera di 43 giorni con la Shappire Princess, in rotta tra Asia e Australia
- la traversata atlantica con Cunard, a bordo di Queen Mary 2, da Shoutampton a New York
- la crociera a bordo della Star Princess e la Rotterdam di Holland America, due crociere consecutive: la prima da Buenos Aires verso Valparaiso, Patagonia, Ushuaia, Islas Malvina, Isla Elefante, Antartide e di nuovo Buenos Aires; la seconda da Rio di Janeiro a Lisbona.
Quando chiedo a Giulio come è andata la sua ultima crociera, lo fa con una dovizia di particolari tale da farmi quasi illudere di aver condiviso lo stesso viaggio: ecco perchè gli ho chiesto di condividere alcuni dettagli della sua esperienza con tutti noi. Di seguito il suo racconto in prima persona.
“Siamo giunti alla 61esima crociera, questa volta si parte da Palma di Maiorca con Costa Mediterranea, gemella di Costa Atlantica e l’itinerario prevede un gior del Mediterraneo: giorno di navigazione, Palermo, Napoli, Savona, Napoli, Katakolon, (per mal tempo, ci siamo invece recati a Messina), Corfú, Duvrovnik, Venezia e fine crociera a Trieste.
Al porto siamo arrivati con il nostro amico Nando Ruis, anche lui crocierista, e intorno alle ore 12.30 siamo i primi ospiti a salire a bordo.
Rosa, mia moglie, abbandona la sua sedia a rotelle, perché riesce a camminare, e insieme saliamo a bordo, coadiuvati dalla nostra hostess che ci accompagna sino alla nostra cabina, la n° 6111.
Sistemiamo le nostre cose e decidiamo di dare uno sguardo veloce intorno e poi di andare a pranzo.
Trovo che ciò che rende Costa Mediterranea così speciale sia senza dubbio l’arredamento di buon gusto, rinascimentale e barocco nello stile, elegante e ricco di opere d’arte.
Costa Mediterranea è una nave bella, moderna, con cabine ampie comode, la maggior parte dotate di balcone privato affacciato sul mare.
A bordo non posso non notare la maestosa scultura di Gigi Rigamonti, con le sue sinuose figure danzanti sospese nell’atrio Maschera D’argento.
Dal ponte 4 fanno capolino le maschere di 6 celebri personaggi della Commedia dell’Arte, adornate dai ricchi costumi di Alberto Nodolini, che ci fanno ricordare che Costa Mediterranea è dedicata alle splendide ville e ai maestosi palazzi italiani del ‘600 e del ‘700.
Richiami che ritroviamo ovunque giriamo lo sguardo in effetti.
Rosa poi, è sommersa da tanta bellezza, continua a voltarsi e ad osservare ogni particolare, persa nella galleria dei ritratti, affascinata dagli arredi neoclassici, dalle cornici barocche e da affreschi e putti volteggianti: entrare nello spirito aristocratico e raffinato di questa nave è stato facile.
Stupore che ci ha accompagnati per tutto il viaggio ogni qualvolta si cenava al Ristorante Argentieri: qui pare realmente di vivere lo stile di vita che si svolgeva a Palazzo Biscari Paternò di Catania, a cui si ispira.
Un tripudio di preziosi legni intarsiati, pannellature e persino una collezione di 139 manufatti d’argento.
Nel nostro viaggio qualche volta abbiamo optato per il buffet Perla del Lago, sito al ponte 9 denominato Armonia: la mia esperienza qui è stata positiva, avevamo sempre ampia scelta, c’era praticamente di tutto, tanto da avere quasi l’imbarazzo della scelta.
Per quanto riguarda la nostra cabina, ho sempre notato pulizia ed ordine, proprio niente da ridire al cabinista.
Insomma un viaggio da ricordare, quella mia e di Rosa, in attesa di imbarcarci sulla nostra prossima crociera, la numero sessantadue”.
Image credits ©Giulio Cocozza, all right reserved
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24/05/2016 ore 23.00 – “Articolo di Crazy Cruises in riproduzione riservata” protetto da licenza Creative Commons International. Devi attribuire adeguatamente la paternità sul materiale, fornire un link e indicare se sono state effettuate modifiche.