Vi siete mai chiesti cosa renda le vostre foto così terribilmente diverse da quelle dei più famosi fotografi di viaggi, che siano o meno anche travel blogger? O come sia possibile che nelle riviste o nei cataloghi tutto appaia così indiscutibilmente bello e patinato e invece a voi non venga mai decente neppure una foto?
A parte una basilare conoscenza delle regole di base della fotografia, ciò che rende appunto patinate la maggior parte delle foto dei cataloghi o delle riviste è spesso un lavoro di post produzione, l’utilizzo di programmi di fotoritocco e nel caso della fotografia pubblicitaria un sapiente lavoro fatto per rendere appettibile, affascinante, desiderabile il prodotto che si sta fotografando.
A volte la fotomanipolazione è talmente fatta ad arte da far risultare all’occhio paesaggi fantastici e surreali, che mostrano la trasformazione di uno scatto anonimo in un sogno ad occhi aperti.
E’ ciò che fa il fotografo di viaggi Peter Stewart: un incredibile lavoro che ha voluto rendere pubblico con i suoi ‘Prima e dopo‘ (After & Before), che mostrano tutta la trasformazione di un’immagine, l’iter che ama seguire: un’operazione che ha guadagnato un enorme seguito sui social media, ma che ha anche attirato critiche feroci dei più ‘puristi‘ e di quanti si chiedono quale sia il limite, anche etico, entro il quale spingersi.
Come a dire, quanto ci si può spingere nel manipolare la realtà che si è fotografata solo per renderla più appetibile agli occhi, ma falsificandola in qualche modo grazie al sapiente utilizzo di filtri giusti…
Quello che Peter Stewart dimostra con questa serie di scatti, in ogni caso, è un lavoro di ‘immaginazione perfetta‘ e cioè ciò che nella realtà spesso è impossibile riprodurre: prende foto grigie, senza pathos, che non trasmettono emozioni, che non hanno profondità e le trasforma in paesaggi quasi fiabeschi e al di là di ogni immaginazione trasportando l’osservatore direttamente nella fotografia, quasi un’immersione totale.
E’ come se, una volta trasferite le immagini dalla fotocamera al pc, queste prendessero vita, semplicemente utilizzando Photoshop e Adobe CameraRaw. Se date un’occhiata al suo sito ufficiale, vi innamorerete delle sue foto, che paiono quasi saltare fuori dallo schermo tanto sono vivide e affascinati!
Questo non è sempre e comunque l’unico modo per avere belle foto: a volte basta un colpo di fortuna o, come spiegano i più grandi fotografi, il momento giusto dopo migliaia di scatti: la cosa buffa è che anche i professionisti prima di trovare la giusta foto scattano decine, centinaia se non migliaia di foto durante i loro viaggi, prima di trovare quella perfetta.
Quindi non disperate, si tratta solo di provare e prendere confidenza con la macchina fotografica, imparare perlomeno le tecniche di base della fotografia ed applicatele man mano alle vostre fotografie.
E per la cronaca: non sempre la foto perfetta è ritoccata! A volte basta semplicemente osservare al meglio le cose per trarne il meglio: come disse Oliviero Toscani in un’intervista su Repubblica, su come fare una foto perfetta
“Siate giganti e nani: le foto ad altezza occhi sono noiose mentre la bellezza dello scatto sta nel punto di vista e voi non smettete di cambiarlo e cercarne di nuovi.”
Fate pure le vostre valutazioni guardando il prima e il dopo di ogni foto di Peter Stewart e ditemi cosa ne pensate: meglio l’originale o meglio un pizzico di sogno?
Image credit: ©Peter Stewart – Sito web | 500px | Facebook | Instagram via petapixel
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01/01/2016 ore 15.00 “Articolo di Crazy Cruises in riproduzione riservata” protetto da licenza Creative Commons International: Devi attribuire adeguatamente la paternità sul materiale, fornire un link e indicare se sono state effettuate modifiche.