Nei giorni in cui l’influenza mi ha tenuta praticamente segregata in casa tra febbre e dolori, l’unico modo per non pensarci è stato, come sempre, immergermi nella lettura.
E cosa legge una con la crocierite acuta addosso anche quando sta male? Di crociere tanto per cambiare o di cose che riguardano questo mondo: mi sono così scontrata con un articolo nel blog Artificial owl che parlava di una nave da crociera abbandonata, con un ricco corredo fotografico.
Ed ecco che mi si è accesa la lampadina e cerca e ricerca, per giorni mi è rimasto il pallino di scoprire quali e quante fossero le navi abbandonate al loro destino, in particolare quelle più conosciute al pubblico!
Ecco solo alcuni dei risultati della mia ricerca, i più curiosi!
#1. MV Lyubov Orlova, la nave fantasma alla deriva
E’ tornata alle cronache circa due anni fa, quando venne avvistata al largo delle coste britanniche e tutti i tg del giorno titolarono “Una nave fantasma, con equipaggio di topi cannibali, si starebbe dirigendo verso le isole britanniche“.
Con una stazza di 4.251 tonnellate era stata inaugurata nel 1976 con il preciso scopo di sfruttare il redditizio mercato delle crociere in Antartide e Alaska: il suo nome è quello di una famosa attrice russa dell’epoca.
Sino al 2000 ha fatto il suo dovere: i problemi e con ogni probabilità, la sua leggenda, inizia nel 2010 quando la nave fu sequestrata a St. Johns, Terranova, dopo che i suoi proprietari furono coinvolti in una controversia debitoria.
Venduta come rottame, per un valore di circa £ 600.000, era pronta per il trasporto verso la destinazione finale, nella Repubblica Dominicana: ma già durante il primo giorno di traino qualcosa non funzionò e la cima alla quale era assicurata al rimorchiatore si sganciò, rendendola di fatto un oggetto pericoloso alla deriva, in uno specchio di mare che pullula di piattaforme petrolifere.
Fu così fatto un altro tentativo per agganciarla e la nave fu trasportata verso acque internazionali e lì fu lasciata, alla deriva nell’Atlantico, senza alimentazione, in balia di onde e venti.
La nave è stata avvistata l’ultima volta il 23 febbraio del 2013 , alla deriva all’incirca a 1.300 miglia al largo della costa occidentale dell’Irlanda.
Il 1 marzo 2013 fu captato un segnale EPIRB distress signals ( emergency position-indicating radio beacon) dalla Lyubov Orlova che indicava una posizione a 700 miglia nautiche al largo della costa di Kerry, quindi in acque internazionali.
Dal momento che l’EPIRB è programmato per trasmettere in automaticamente quando l’apparecchio dal quale si trasmette è esposto ad acqua di mare, è presumibile pensare che la nave possa essere affondata.
Ma è quel presumibile, quell’aurea di possibilità che può far pensare tutto e il contrario di tutto, che lascia aperto il varco alla fantasia, di fatto trasformando la Lyubov Orlova in una vera e propria nave fantasma!
#2. MS World Discoverer, curiosità per i turisti nelle Solomon Islands
World Discoverer è una nave da crociera nata e costruita per l’esplorazione delle regioni polari: dal 2000 si trova in stato d’abbandono a Nggela Island, nelle Isole Salomone, dopo aver colpito la barriera corallina.
Costruita nel 1974 nella sua vita in mare ha avuto molti costruttori, molte bandiere e nomi diversi nel corso degli anni.
Il suo doppio scafo la rendeva perfetta per le crociere nelle regioni polari: grazie alla piccola flottiglia di gommoni, i suoi ospiti potevano avvicinarsi ai banchi di ghiaccio ed osservare meglio la fauna locale.
I suoi luoghi soliti di esplorazione erano l’Antartide , le Isole Falkland, il Cile, Ushuaia e l’Argentina: nel periodo compreso tra marzo e maggio e tra agosto e ottobre, le crociere si spostavano verso le isole del Sud Pacifico, mentre tra i mesi di giugno e agosto, la nave offriva crociere in tutta la regione dell’Alaska e anche vicino il confine con la Russia, intorno al mare di Bering.
Il 30 aprile 2000 la nave colpisce la barriera barriera nel passaggio Sandfly, nelle isole Salomone: il segnale di soccorso venne raccolto da un traghetto passeggeri che portò i passeggeri in salvo.
Il Comandante riuscì a portare la nave sino a Roderick Bay dove però si inclinò di 20 gradi e fu portata il più possibile vicino a terra per evitare l’affondamento: ma quella fu anche la sua ultima dimora. La nave infatti è ancora a Nggela Island, dove nel frattempo è stata saccheggiata di tutto ciò che era possibile portare via dalle varie fazioni in lotta all’epoca. L’acqua di mare poi, ha fatto il resto, danneggiando in modo irreparabile lo scafo.
Ora è solo un rottame che viene fotografato dai turisti di passaggio: certo che per una nave costruita per resistere agli urti di piccoli iceberg e per esplorare le zone più fredde del mondo, affondare a causa di un impatto con la barriera corallina in acque calde è quasi una barzelletta.
Coordinate della nave ancora visibile su Google Map: 9 ° 01’23.49″ S 160 ° 07’23.34 “.
#3. TSS Duke of Lancaster, galleria d’arte a cielo aperto in UK
Il TSS duca di Lancaster è stato costruito nel 1956 presso i cantieri navali di Harland & Wolff a Belfast, lo stesso dove fu costruito il Titanic quasi mezzo secolo prima.
Con una stazza di 4.450 tonnellate, poteva trasportare 1.800 passeggeri sulla rotta Heysham-Belfast quando veniva usato come traghetto, mentre quando effettuava crociere (per quasi due decenni) approdava nei più bei porti europei.
Nel novembre del 1978 ne fu decretato il suo ritiro dal servizio e questo poteva essere, per il vetusto ma sempre affascinante Duke of Lancaster, l’anno della sua fine.
Ma nel mese di agosto del 1979 la nave fu trasferita a Llanerch-y-Mor vicino Mostyn, nel Galles, dove negli intenti doveva diventare un centro ricreativo statico conosciuto come “The Fun Ship”.
Purtroppo gli aspetti legali e l’ingerenza del consiglio locale fermarono le mire di questo modello di business ma, nonostante tutto, cominciarono ad apparire, senza alcun permesso, graffiti sullo scafo della nave.
Graffiti e ruggine: perché nel frattempo le autorità hanno perso tempo, non si riusciva a trovare una soluzione sulla definitiva fine di questo transatlantico (allora non è un male solo italiano l’immobilità della politica!).
Da quel momento lo scafo diventò quasi una tela sulla quale artisti dei graffiti si sbizzarrivano con le loro opere: e fu così che il vecchio malconcio Duke of Lancaster, si è trasformato nella più grande galleria d’arte a cielo aperto nel Regno Unito.
Tanto graditi che nell’agosto del 2012 una commissione affidò all’artista lettone Kiwie una fiancata dello scafo, perché ne creasse con vernice spray un’opera d’arte su larga scala.
Ciò che fu il risultato finale dell’artista fu contornato poi negli anni da altri graffiti, con firme famose e dalle realizzazioni strabilianti (guardate da voi nelle foto allegate!): artisti di fama tra cui Dale Grimshaw, Dan Kitchener, Snub23, Spacehop, e Fin DAC.
Fonti: Wikipedia, Flickr via Mike, Artificial owl, jbrownphotography.net.
Queste sono solo 3 degli esempio di navi abbandonate ma l’elenco è davvero lungo! Ognuna ha la sua storia, ognuna ha qualcosa da raccontare, ognuna racchiude in sé qualche mistero.
E come al solito fatemi sapere qui nei commenti o nei nostri social cosa ne pensate!
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01/03/2016 ore 17.00 “Articolo di Crazy Cruises in riproduzione riservata” protetto da licenza Creative Commons International: Devi attribuire adeguatamente la paternità sul materiale, fornire un link e indicare se sono state effettuate modifiche.