Celebrity Millennium in Asia

Serie – episodio 1

Una crociera alla scoperta di paesi dell’estremo oriente, a bordo di una nave di compagnia premium quale Celebrity Millennium è un mix vincente per chi vuole esplorare posti lontani non rinunciando al comfort e al lusso.

Con questa frase si riassume l’ultima crociera da me fatta visitando Singapore, Vietnam, Filippine e Hong Kong.

Voglio ripercorrere con voi questo viaggio, durante il quale grazie a Royal Caribbean e a Celebrity Cruises ho avuto modo di intervistare le figure chiave dello staff di bordo.

Celebrity Millennium è stata la prima nave della classe Millennium a essere varata e negli ultimi anni alterna alla stagione in Asia a un periodo in Alaska.

Questo itinerario in particolare viene fatto solamente due volte all’anno.

Appena salita a bordo mi sembra di tornare in un luogo familiare, è infatti la seconda crociera che faccio su questa nave e la tredicesima con Celebrity Cruises.

L’accoglienza è calorosa e in cabina ad aspettarmi frutta esotica e un piatto di fragole ricoperte di cioccolato e il benvenuto della Event Coordinator, Annie Bertrand, persona davvero squisita e disponibile che sarà il mio punto di riferimento per tutte le interviste a bordo.

A bordo gli ospiti sono in maggioranza americani, canadesi, britannici e tedeschi e in minoranza asiatici, soprattutto residenti a Singapore.

Siamo solo quattro italiani, noi e altri due signori che avevamo già conosciuto due anni fa sempre a bordo di Millennium e che abbiamo rivisto con molto piacere.

Già dal primo giro a bordo della nave veniamo colpiti in positivo dalla gentilezza del personale e dai loro visi sorridenti e addirittura uno dei camerieri di sala del ristorante ci riconosce e ci corre incontro per salutarci e si ricorda persino il mio nome.

Sono piccole cose che fanno veramente piacere e ti fanno sentire speciale.

La mia prima intervista è con l’Hotel Director Sdrjan Cetkovic che mi riceve nel suo ufficio.

Sdrjan ha origini serbe e lavora con Celebrity Cruises da ormai 10 anni.

Ha iniziato la sua carriera come assistente shop manager e si capisce da subito che è abituato a trattare con la gente e ha una carica comunicativa non indifferente. Con il suo sorriso carismatico e i suoi modi gentili ha fatto subito carriera diventando Shop Manager.

Gli chiedo come mai non abbia continuato la carriera nell’ambito dell’area shopping e lui mi confessa che nel 2007 quando è scoppiata la crisi, si è sentito troppo sotto pressione. Capiva che circolavano pochi soldi e spingere le persone a ulteriori acquisti era alquanto difficile. Per l’idea che mi sono fatta di lui, la sua empatia era tale da recargli disagio per una situazione del genere.

Per questo motivo ha deciso di abbandonare la carriera nel settore dello shopping e dedicarsi al reparto dell’housekeeping, diventando prima Chief Housekeeper e lo scorso anno Hotel Director.

La sua carriera di HD è quindi agli inizi, ma ho l’impressione che andrà lontano.

Capisco dalle sue parole che prova sincero affetto per il personale che dirige, che per lui sono una vera e propria famiglia. Mi racconta che parla con tutti, non solo di lavoro, ma soprattutto si interessa dei problemi personali e delle aspettative di ognuno.

A bordo ci sono dipendenti di svariate nazionalità e culture molto diverse e credo che riuscire a mediare e a rendere omogeneo un gruppo simile, sia in assoluto il compito più difficile e mi pare che Sdrjan lo abbia centrato in pieno.

Parlando con il personale durante la crociera, ho sentito solo elogi nei suoi confronti e si capisce che sono sinceri e non pilotati.

L’impressione che ho avuto è che Sdrjan sia veramente una persona che ha mantenuto l’umiltà e la disponibilità che lo hanno sempre contraddistinto, nonostante abbia fatto carriera.

Chiedo ancora quale sia il segreto per avere un personale sempre così sorridente e gentile. Mi risponde che innanzi tutto il suo compito principale è fare in modo che i dipendenti siano appagati e contenti del lavoro che fanno: per questo è essenziale stare ad ascoltare tutti, parlare con loro non solo di lavoro, ma sentire i problemi che hanno, sapere di più su ognuno, sulle famiglie, sui loro sogni e progetti futuri.

Mi sento di riassumere la sua figura come un quella di un direttore che non pretende solo, ma è in grado a sua volta di entrare in contatto con tutti con umanità e saggezza, nonostante la sua giovane età.

Sono convinta che in gran parte questo derivi, oltre che dal suo carattere, anche dai suoi trascorsi.

Sdrjan proviene infatti da un paese dilaniato dalla guerra, che lui ha vissuto in prima persona. Mi racconta che il suo più grande desiderio da ragazzo era quello di viaggiare, dato che le condizioni del suo paese natale lo impedivano a causa della guerra.

Quando gli chiedo qual è stata la sfida più grande che ha dovuto affrontare, mi risponde con una battuta:

“Una mattina mi sono svegliato e la macchina del caffè era guasta, è stato terribile, persino peggio di una tempesta che ho attraversato nel Mediterraneo”.

Per Sdrjan la cosa importante è ascoltare il più possibile e cercare di capire cosa proverebbe lui se fosse nella medesima situazione e questo vale anche per le lamentele degli ospiti.

La mia curiosità mi spinge a chiedere qualcosa sugli ospiti italiani che ha modo di incontrare.

Mi racconta che capita soprattutto nelle crociere nel Mediterraneo e che le maggiori lamentele sono state sulla pizza, ma che da allora hanno migliorato di molto l’impasto, anche se non potranno mai competere con i pizzaioli napoletani.

Mi invita a provare al più presto la pizza di bordo per dare una mia opinione personale, cosa che naturalmente ho fatto svariate volte, e confesso che mi è piaciuta molto.

Durante la nostra chiacchierata scopro che l’itinerario che l’ha colpito di più è stato quello che ha toccato la Scandinavia: si aspettava neve e freddo e invece ha trovato città incantevoli e un panorama mozzafiato.

Sdrjan mi dice di amare molto lo sport, specie le camminate e le arrampicate in montagna e il contatto con la natura.

Cerco di strappargli qualche gossip e mi racconta di non essere sposato, ma di avere una fidanzata, attualmente a bordo di una nave della stessa flotta.

Quando è a terra ama viaggiare molto, ma torna sempre nella sua terra natale, Banja Luka, una splendida cittadina risalente all’epoca romana.

La nostra chiacchierata è continuata per tutta la crociera, ogni volta che lo incrociavo non mancava di salutarmi e fermarsi per chiedermi opinioni e sapere come stesse procedendo la crociera. Lo vedevo inoltre spesso in giro a parlare e scherzare con il personale e aveva sempre un sorriso per tutti.

Spero di incontrarlo nuovamente a bordo di altre navi, anche perché avrò la garanzia, con lui al comando, di un servizio impeccabile.

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10/02/2016 ore 17.00
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