Durante i lavori dell’Italian Cruise Day, svoltosi a Civitavecchia col coordinamento di Francesco Di Cesare, presidente di Risposte Turismo, si sono confrontate le compagnie di crociere e si è parlato di bilanci e di progetti per il futuro.
Emerge un quadro che mette in grande evidenza alcune carenze infrastrutturali, ammesse dalle stesse Autorità Portuali, ma anche le grandi potenzialità di crescita di questo settore nel Paese.
Soprattutto la necessità di individuare nuovi approdi che possano di nuovo interessare chi il Mediterraneo l’ha girato in lungo e in largo: come spesso ho modo di leggere tra le vostre critiche, la proposta di itinerari sempre soliti, non è molto apprezzata da parte di tanti.
Il mercato italiano è in crescita e ha ancora grandi potenzialità: qui gioca un importante ruolo l’intermediazione, le agenzie di viaggio insomma, che producono mediamente il 90% del fatturato.
Grande discussione su un tema caldo: le agenzie lamentano la vendita soprattutto di crociere sotto data a prezzi molto bassi, ma il punto è, come afferma chi le crociere le distribuisce, che oramai si punta praticamente solo al prezzo, senza evidenziare la qualità del prodotto offerto, quasi dimenticandosi di cosa sia il prodotto crociere, cioè una vacanza superiore ad altri pacchetti di massa (come ha evidenziato il sales manager crociere Italia, Francia, Spagna di Last Minute Tour, Andrea Francescato).
“Le modalità di vendita attuali del prodotto crocieristico – ha subito rimarcato l’amministratore delegato di Welcome Travel, Gianpaolo Vairo – sono in forte contraddizione rispetto agli investimenti che si stanno facendo.
L’invito è quello di allargare la capacità di consulenza delle agenzie e lavorare perché altre leve, oltre quella del prezzo, possano diventare più efficaci“.
Di formazione e di distribuzione preparata e motivata parla Federico Costa, AD di Top Cruises.
“Gli itinerari alternativi possono essere sviluppati solo se si convince il cliente a sperimentare. E questo possono farlo solo agenzie di viaggio formate“.
Lorenzo Mazzi, presidente di Fiavet Lazio, ha puntato il dito anche sulla policy del pricing.
“La crociera rappresenta senza dubbio una risorsa preziosa per il segmento distributivo, ma le agenzie hanno bisogno soprattutto di prezzi chiari”.
Chiariti questi punti, in Italia lo “spazio di manovra” per ospitare più navi c’è, con bel 5 porti che nelle previsioni movimenteranno oltre un milione di passeggeri: Civitavecchia, Venezia, Napoli, Genova e Savona.
Ben sei scali su dieci hanno accolto l’invito di Clia Europe di adeguare infrastrutture e accoglienza, con investimento in tal senso in programma tra il 2016 e il 2018.
Di seguito l’elenco dei 10 maggiori porti italiani, con le previsioni di crescita nel movimento e le toccate del 2016.
- Civitavecchia 2.327.325 (+1%). Toccate: 850 (+7,2%)
- Venezia 1.553.000 (-2,9%). Toccate: 505 (-3,6%)
- Napoli 1.244.000 (+3,8%). Toccate: 438 (-2,7%)
- Genova 1.100.000 (+35,8%). Toccate: 240 (+26,3%)
- Savona 1.000.000 (=). Toccate: 225 (-3,8%)
- Livorno 800.000 (+12,2%). Toccate: 394 (+3,7%)
- La Spezia 625.000 (-3,4%). Toccate: 166 (-7,3%)
- Palermo 550.000 (=). Toccate: 198 (=)
- Bari — Toccate: 140 (-8,5%)
- Messina 371.092 (+12,6%). Toccate: 193 (+22,2%)
- Altri porti 2.160.634 (+14,1%). Toccate: 1.792 (+10,9%)
Per un totale di 11.731.528 (+6,2%)passeggeri e 5.141 (+5,5%) toccate nave.
Prossimo appuntamento a La Spezia il 21 e 22 ottobre 2016.
Fonti: Guida Viaggi, TTG Italia, Informatore navale, Ansa
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05/10/2015 ore 16.00
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