Era di poche settimane fa la news che un bambino fosse nato a bordo di una nave da crociera: la notizia aveva catturato l’attenzione nei vari gruppi che ne hanno parlato, perchè tutti ci chiedevamo come fosse possibile che una donna in avanzato stato di gravidanza avesse potuto salire a bordo.
Finalmente svelato l’arcano: la madre, incinta di 5 mesi, ha messo al mondo un bimbo a cui è stato stato il nome di Haiden, soprannominato il “bambino dei miracoli“.
Haiden è infatti nato quasi quattro mesi in anticipo su una nave da crociera che era lontana diverse miglia dalla costa: come tutti sappiamo a bordo non esistono le attrezzature e il personale necessario per far nascere un bambino e per questo motivo in caso di necessità, la paziente viene subito trasportata a terra.
In questo caso i medici hanno da subito creduto che il bimbo non avesse nessuna possibilità di sopravvivere, ma sua madre, Emily Morgan, ha rifiutato l’idea e, con l’aiuto del personale della nave, ha creato un’incubatrice di fortuna per il bambino che lo ha tenuto in vita fino a quando la nave ha raggiunto porto.
Oggi Haiden, che al momento della nascita pesava solo 680 grammi, ha superato la fase di crisi e i medici sono molto ottimisti, dichiarando che “è un bambino prodigio, un bambino che con tutte le forze ha voluto lottare per rimanere in vita“.
I fatti
Haiden nasce il 31 agosto: i suoi genitori, Chase e Emily, e la sua sorellina di 3 anni Chloe, erano in crociera a bordo di una nave da crociera della flotta Royal Caribbean, per festeggiare proprio il compleanno della bimba. Il secondo giorno del viaggio, Emily, che aveva ottenuto il nulla osta per la crociera dai suoi medici, ha cominciato ad avere le doglie.
Il medico di bordo ha constatato che il più vicino porto fosse a circa 14 ore dalla nave e che essendo un parto prematuro, le possibilità di vita sarebbero state minime, e che quindi si doveva aspettare a farlo nascere: il bambino però è nato nemmeno mezz’ora dopo le prime doglie.
In un primo momento viene detto alla madre che il bambino è morto. Ma dopo 45 minuti il personale di bordo è tornato indietro riferendo che il bambino era vivo, nonostante le minute dimensioni.
A questo punto c’è stata una corsa contro il tempo per tenerlo in vita sino all’arrivo a terra, dato che il bambino stava lottando con tutte le forze per rimanere in vita: la mamma e il personale medico della nave lo hanno avvolto in asciugamani puliti e, per riscaldarlo, hanno inserito delle altre salviette riscaldate, una sorta di incubatrice di fortuna.
Il Capitano della nave, una volta venuto a sapere che il bambino era vivo, ha forzato la tabella di marcia, arrivando a San Juan con due ore di anticipo, due ore che possono essere state la salvezza di Haiden: il bambino è stato immediatamente trasportato in un ospedale di Porto Rico e successivamente è stato trasferito in una struttura a Miami.
Haiden probabilmente rimarrà in ospedale fino a dicembre, perchè, sebbene abbia risposto perfettamente e sia cresciuto tanto, è pur sempre un neonato nato prematuramente e sarà tenuto in costante osservazione almeno sino a fine anno.
I genitori sono stati subito sostenuti grazie ad una campagna di aiuti creati appositamente per aiutare Haiden, e i genitori si dicono anche molto riconoscenti verso la Compagnia:
“Royal Caribbean si è tenuta costantemente in contatto dopo che siamo stati sbarcati a Porto Rico, facendo in modo che tutto si svolgesse senza intoppi, fornendoci anche degli interpreti” hanno raccontato ad una TV locale.
Non rimane che augurare al piccolo grande combattente una vita serena e felice insieme alla sua famiglia.
Fonti: The Associated Press, KSL-TV, WKRN, the Huffington Post
Immagini rappresentative
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25/09/2015 ore 16.30
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