Ho fatto scalo in Israele nell’ottobre 2014, durante la crociera Holy Land a bordo di Celebrity Silhouette.
Nel corso dell’estate 2014 in Israele si erano verificati numerosi incidenti e una riacutizzazione degli annosi problemi tra israeliani e palestinesi che aveva interessato marginalmente anche il mondo delle crociere.
Una nave da crociera della flotta Aida era stata testimone di lanci di razzi durante uno scalo ad Ashdod. Questo aveva comportato la cancellazione degli scali israeliani da parte di molte compagnie, tra cui le due “italiane”.
Per fortuna Celebrity aveva mantenuto inalterato l’itinerario e in questo modo ho potuto passare tre interi giorni in questo affascinante paese. Io non amo fare le escursioni con la nave, gruppi troppo numerosi, soste in negozi che spesso non mi interessano e costi esorbitanti.
Ho quindi optato per una guida prenotata tramite internet. Grazie a un forum italiano sono riuscita a formare un gruppo di 10 persone, con le quali ho condiviso il tour dei tre giorni.
Il primo giorno la nave ha fatto scalo ad Ashdod, e dopo le interminabili pratiche doganali e i controlli, siamo finalmente riusciti a sbarcare e abbiamo trovato ad attenderci una simpatica e sorridente signora. Evi, la nostra guida, parlava un italiano perfetto e oltre a fornirci spiegazioni e dati storici è anche stata in grado di farci capire maggiormente questo Paese, che vive in un perenne stato di allerta, ma nonostante ciò è uno dei più progrediti al mondo.
Il primo giorno la visita prevedeva la fortezza di Masada e il Mar Morto. Siamo partiti alla volta di Masada e lungo il percorso abbiamo potuto ascoltarne la storia.
Masada si trova a circa 100 km a sud-est di Gerusalemme e venne fatta erigere da Erode il Grande, proprio lui il famigerato Erode della strage degli innocenti, tra il 37 e il 31 A.C.
Erode era un tipo un po’ megalomane e che già all’epoca voleva essere assolutamente fashion e distinguersi dalla massa. Fece erigere questo palazzo a 400 metri di altezza, con un’incredibile vista sul Mar Morto. Il palazzo doveva essere una specie di casa per le vacanze, dove ospitare amici, parenti e alti dignitari. Non mancava nulla a questa sfarzosa residenza, c’erano addirittura delle terme a modello di quelle romane, dotate di camera calidarium, alimentata da fucine, che toccava ai poveri schiavi far funzionare. Potete immaginare un bagno romano in un clima come quello, credo che pochi ne abbiano usufruito, ma faceva sicuramente chic.
In seguito divenne una fortezza e nel 70, dopo la caduta di Gerusalemme, vi trovarono rifugio un gruppo di Zeloti, ferventi partigiani giudei, che tentavano di resistere all’avanzata dell’impero romano. Per farla breve, dopo un lungo assedio, i romani costruirono una specie di rampa per accedere alla fortezza e la storia narra che, varcate le mura, si trovarono di fronte a uno dei primi suicidi di massa della storia.
Gli zeloti per non finire nelle grinfie dei romani avevano preferito suicidarsi, e a testimonianza lasciarono in vita solo una donna che potesse riferire quanto era successo.
Storia o leggenda? Ci sono stati studi successivi che hanno in parte confutato questa teoria, fatto sta che Masada resta per Israele il simbolo della resistenza del popolo nei confronti dell’aggressore. Arrivati ai piedi della fortezza, abbiamo superato i controlli di sicurezza, e ci hanno fatti accomodare in una saletta cinematografica dove hanno proiettato un filmato che illustrava la storia del luogo e intervallava con scene prese da un famoso colossal del 1981 interpretato da Peter O’Tool e intitolato “Masada” .
Terminata la proiezione abbiamo preso la funivia che porta direttamente in cima. Si può eventualmente optare per la salita a piedi tramite il sentiero del serpente, ma fatelo solo se siete veramente allenati e non soffrite il caldo. Arrivati in cima il panorama è davvero unico. Vedere il mar morto dall’alto è qualcosa di indescrivibile.
Nel sito si possono visitare, tra le altre cose, i famosi bagni romani, i resti del palazzo occidentale, l’ingegnosa cisterna e si vedono inoltre gli scavi dell’accampamento romano.
La sensazione che ho avuto in questo posto è di immensità, il panorama che permette di spaziare con la vista è assolutamente unico e i colori del mar morto sono stupendi, un azzurro che non riuscirei a paragonare ad altro. Non dev’essere stato facile costruire a quell’altezza e mantenere il palazzo nel suo sfarzo, non so se mi sarebbe piaciuto essere tra gli ospiti di re Erode, ma sono certa che non avrei voluto essere nei panni di uno Zelota.
La cosa che mi ha colpito di più sono sicuramente i controlli e le guardie armate che presidiano la sicurezza e ti ricordano che sei in paese in continua allerta attentati.
E’ un tour che sicuramente raccomando, non potete perdervi un paesaggio unico al mondo e uno spaccato di storia che riguarda direttamente anche noi quali discendenti degli antichi e bellicosi romani.
Per questa escursione vi consiglio di indossare scarpe comode e chiuse, di portarvi cappello, occhiali da sole e protezione solare e, considerando che fa parecchio caldo e il clima è molto secco, non dimenticate una bottiglia d’acqua.
Terminata la visita di Masada siamo ripartiti alla volta di uno stabilimento termale per poter godere di un bagno nelle acque del Mar Morto. Nello stabilimento, oltre a poter fare il bagno in mare, c’era anche la possibilità di un bagno di fango.
Entrare nelle acque del Mar Morto è un qualcosa da provare almeno una volta nella vita. All’inizio farete fatica e vi sembrerà una cosa stranissima, addirittura non riuscirete, se non con un certo sforzo a rimettervi in piedi.
Una volta capito come funziona, scoprirete che nel mar morto nessuno potrà mai annegare, ma si resta sempre a galla e che si può stare comodamente seduti a mollo e forse qualcuno riesce anche a camminarci sulle sue acque… Sarà sicuramente un’esperienza molto divertente e alla fine, dopo una bella doccia per togliere tutto il sale, vi ritroverete con la pelle morbidissima, come dopo un trattamento di bellezza.
Alcuni suggerimenti
Portate il costume più vecchio e brutto che avete, dato che l’elevata salinità rovina parecchio i tessuti.
Fate molta attenzione agli occhi, e in caso li tocchiate con l’acqua, risciacquateli bene sotto la doccia.
E per ultimo non cercate assolutamente di tuffarvi, potreste sbattere la testa sull’acqua, cioè sul sale.
Godetevi il più possibile questa esperienza unica, una volta tornati a casa avrete qualcosa di veramente particolare da raccontare a parenti e amici.
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29/08/2015 ore 22.00
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