La notizia ha fatto il giro di tutti i quotidiani nazionali e le agenzie di stampa, sollevando un vespaio di polemiche sul web, e non solo, dato che anche esponenti politici locali e nazionali sono intervenuti in merito alla corretteza della presunta ispezione.
La bufala del controllo fiscale per due crociere
Ma cosa era successo esattamente secondo i giornali? L’Agenzia delle Entrate avrebbe disposto una visita a casa per verificare se un operaio di San Miniato avesse un tenore di vita non congruo rispetto a quanto dichiarato: secondo i presunti agenti che si sarebbero presentati a casa, l’operario avrebbe effettuato due crociere nello stesso anno, un movimento che non sarebbe passato inosservato.
Secondo sempre i giornali che hanno riportato la notizia, l’operaio avrebbe dimostrato che la seconda crociera era stata acquistata con un forte sconto e che quindi non c’era nulla di strano.
Una bufala di proporzioni colossali, ben riuscita direi: oggi l’Agenzia delle Entrate ha dovuto smentire con un comunicato ufficiale diponibile a questo link, nel quale si legge:
“In riferimento alla notizia dei presunti controlli del Fisco a casa di un operaio, per chiedere ragione di due crociere, l’Agenzia delle Entrate precisa che non è stato effettuato alcun accesso presso il domicilio di contribuenti per richiedere informazioni su spese per viaggi e crociere.
Nessuna attività di ispezione e verifica, infatti, può essere realizzata dalle Entrate presso le abitazioni private dei contribuenti, se non in presenza di un’espressa autorizzazione da parte della Procura della Repubblica, rilasciata solo in casi estremamente gravi di evasione fiscale, che lascino supporre un reato penale.
La notizia, pertanto, è priva di qualsiasi fondamento e le informazioni diffuse non corrispondono al vero.”
Una sana lezione su come non cadere subito nel tranello, di fronte a notizie che hanno evidentemente dell’assurdo, sebbene riprese dai più conosciuti quotidiani: andare sempre alla fonte!
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17/03/2015 ore 19.30
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