Esercitazioni d’emergenza
articolo scritto da Bernardo Pitupo, caporedattore di Cruceristas y Cruceros
In molte occasioni mi è stato chiesto: “E ‘obbligatorio presenziare alle esercitazioni d’emergenza?” e la mia risposta è sempre la stessa: è obbligatorio e necessario per la nostra sicurezza, in caso di una vera e propria emergenza, e generalmente la stessa si fa il primo giorno della nostra crociera.
Inutile dire: “Io sono un esperto crocierista, le ho già fatte“. Secondo gli standard internazionali, le esercitazioni sono obbligatorie sulle navi, tuttavia tante volte si “nasconde la testa sotto la sabbia“, cioè si preferisce stare in cabina e far finta di niente.
Non so se tutte le navi da crociera o le società hanno lo stesso sistema, ma per la mia esperienza, ho ricevuto in cabina diverse tessere: una è per i nostri pagamenti, l’identificazione e l’ingresso alla cabina e l’altra, nel mio caso era rossa, era per l’esercitazione; se non si dovesse presenziare all’esercitazione – la tessera va strisciata dal personale quando si arriva sul ponte designato quindi il personale della nave sa chi ha presenziato e chi no – si sarà invitati a seguire le procedure in un secondo momento.
In ogni nave dietro la porta della cabina abbiamo tutte le procedure spiegate perfettamente e nella stessa tessera è sempre indicato il ponte a noi assegnato per i punti di raccolta d’emergenza, in alcuni casi, anche il numero della scialuppa a noi assegnata, qualora l’allarme dovesse suonare.
Come fa l’equipaggio a sapere a quale ponte designarvi in caso d’emergenza?
E’ molto semplice: ogni salvagente ha stampata una lettera che corrisponde ad un punto preciso in cui sono posizionate le vostre scialuppe di salvataggio.
Secondo le regole generali delle simulazioni d’emergenza, quando questa avviene, gli ascensori sono fuori servizio. Questo perchè durante una vera emergenza non dobbiamo mai utilizzarli, soprattutto in caso di mancanza di corrente o di qualunque altro incidente: essere intrappolati al loro interno può rendere più difficoltoso e macchinoso il salvataggio e a volte lo rende davvero impossibile.
Anche le sale che ospitano i bar sono chiuse durante il tempo dell’esercitazione di emergenza, quindi pensare di recarsi al bar per non farla è completamente inutile.
Dove possiamo trovare i nostri giubbotti di salvataggio?
Nella nostra cabina, sulla parte superiore dell’armadio; la prima cosa da fare appena si entra in cabina, è verificare che siano presenti i gilet per tutti i membri della cabina, compresi i bambini, e se qualcuno dovesse mancare non abbiate timore di richiederlo al vostro assistente di cabina.
Se vi trovate fuori dalla vostra cabina in caso di una vera e propria emergenza, non vi preoccupate, nel punto d’incontro (come viene spiegato durante l’esercitazione), ci sono parecchi salvagenti in più, messi a disposizione di chi non è riuscito a recuperarlo dalla cabina.
Detto questo voglio ricordare a una cosa che mi rende, personalmente, nervoso: c’è un momento durante la simulazione in cui si spiega il funzionamento del giubbotto; attaccato vi è un gadget d’emergenza, il “FISCHIETTO” e quando si spiega come deve essere usato, tutti, a prescindere di che nazionalità siano, ci fischiano dentro…tutto molto bello, ma vi siete mai chiesti quanti prima di voi abbiano fatto lo stesso? Io vi consiglio, come misura igienica, di non farlo se non in caso di vera necessità.
Vi è stata utile la mia spiegazione?
Pensi che queste regole siano effettivamente adeguate?
Berbardo Pitupo, caporedattore di Cruceristas y Cruceros, Canal de Viajes e Mi página de descargas e información de Cruceros.
Nota della redazione
E’ nata quasi per caso la collaborazione dei Crazy Cruises con la Redazione spagnola di Cruceristas y Cruceros, ma era nell’aria da tempo la volontà di collaborare anche con “colleghi” internazionali.
Abbiamo dunque preso al volo l’occasione quando abbiamo conosciuto Bernardo Bitupo e la sua passione per il mondo delle crociere.
E’ sempre interessante sapere cosa pensano di questo mondo le persone di un altro Paese, conoscere le loro abitudini in crociera, i loro modi di organizzarsi a bordo, curiosi di sapere se le problematiche sono diverse dalle nostre etc.
Per questo motivo la nostra collaborazione sarà reciproca: ognuno di noi si è impegnato a firmare un articolo che poi verrà pubblicato sul proprio sito.
“Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo” diceva Henry Ford.
E questo è anche il nostro auspicio! L’articolo che si sviluppa qui sopra è il primo articolo che Bernardo Pitupo ci regala questo mese.
Pisano Daniela, blogger per il sito
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