In una nave da crociera c’è di tutto: ristoranti a volontà, divertimento a più non posso, Spa meravigliose .. ma esiste anche un luogo appartato e forse un po’ sperduto, lontano dai clamori, dove poter fare una preghiera.
E’ la Cappella di bordo, un piccolo locale dedicato al culto, quello cattolico in particolar modo, nel quale nella più totale tranquillità si può recitare una preghiera o assistere alla messa festiva.
O meglio: dove si poteva assistere alla messa festiva, perché l’ultima Compagnia che ancora celebrava messa, la Costa Crociere, ha definitivamente “licenziato” i cappellani di bordo.
Ora mi direte voi, che male c’è? Si può celebrare un anniversario di matrimonio anche a terra non necessariamente a bordo! Quello della messa officiata dal cappellano non rientra fra le esigenze prioritarie, sono in pochi a chiederla. E fin qui mi trovate d’accordo se non fosse che il Cappellano a bordo era una figura di riferimento per tutte quelle migliaia di persone dell’equipaggio di provenienza sudamericana o filippina, per cui il cappellano era la “valvola di sfogo“, colui che ascoltava i loro problemi, una sorta di psicologo pronto all’ascolto, colui che aveva la fiducia cieca e totale da parte dei membri dell’equipaggio che a lui facevano tenere i soldi dello stipendio da mandare a casa.
Il Cappellano, a prescindere dal credo e questo va sottolineato, consigliava, traduceva, pacificava più di 35 nazionalità diverse a bordo, stava vicino per la gioia della nascita di un figlio o trovava le parole di consolazione per la morte di un parente; perché chi sta così tanto tempo lontano da casa si trova davanti a tutte e due le possibilità e trovare una valvola di sfogo a bordo vuol dire tanto. Per sopperire a tutto ciò adesso a bordo ci sarà un “gestore delle risorse umane” che farà da paciere, da “banca”, da amico e si spera anche da buon psicologo.
Mentre per seguire la Messa a bordo e dare uno “sfogo spirituale” alla propria anima si dovranno attendere Pasqua e Natale oppure, turni permettendo, seguirne una settimanalmente quando si attracca in qualsiasi posto del mondo ci si trovi.
E’ principalmente ai membri dell’equipaggio che mancherà questa figura importante: cattolici praticanti, si vedranno negata la possibilità di poter ogni domenica celebrare messa e passare un’ora con la testa lontana dal lavoro quotidiano.
Rimane a bordo delle navi Costa Crociere, perlomeno il locale dedicato alla Cappella, presente anche sulla nuova ammiraglia della flotta Diadema: eleganti acquasantiere in marmo di Carrara, mosaici che rappresentano figure di santi, eleganti statue dedicate a Gesù e alla Vergine Maria, il tutto contornato da decori dorati e luci soffuse.
Ma chi pensava di poter assistere alla messa rimarrà deluso, in quanto manca proprio chi la messa la celebra, ossia il Cappellano.
La figura del Cappellano di Bordo si inquadrava come ufficiale: in effetti, a parte nel momento delle celebrazioni, ogni cappellano doveva vestire la divisa e si distingueva dagli altri ufficiali di bordo solo per una piccola croce appuntata sul petto.
Neil Palomba, vicepresidente del gruppo, ha ammesso che in effetti in Costa non c’è più posto per queste figure.
“È vero, nel 2014 abbiamo eliminato i cappellani da tutte le navi . È una scelta in linea con il mercato mondiale delle crociere“, d’altronde “Le navi Costa sono le uniche al mondo con a bordo la cappella, luogo di culto aperto a passeggeri ed equipaggio“.
La Messa diventa una questione di numeri, di mercato, che sta dietro a ciò che chi sale a bordo ha sempre indicato nel questionario di fine crociera, un orpello inutile che in una settimana di crociera si può pure evitare: “Avremo i cappellani a bordo quando serve, cioè nelle crociere di Natale e Pasqua“, una sorta di invito alla preghiera solo per le festività.
Palomba, tuttavia ammette la possibilità che qualsiasi sacerdote presente a bordo abbia desiderio di servire messa, potrà essere libero di farlo e darne comunicazione a chiunque fosse interessato a parteciparvi attraverso i consueti mezzi di comunicazione di bordo, presumibilmente con una comunicazione nel “giornale quotidiano“, il Today, della nave.
Sarà forse una mossa ad hoc in vista dei nuovi passi della Compagnia in Cina? Non è dato sapere, certo è che come al solito chi maggiormente verrà penalizzato saranno i membri dell’equipaggio che nella figura del Cappellano di bordo riponevano, oltre le loro confessioni, fiducia estrema.
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Photocredits: Cappellani di Bordo
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