Labadee: il Paradiso alle porte dell’Inferno

Situata sulla costa nord di Haiti, Labadee è una zona di costa privata che è stata affittata alla Royal Caribbean fino al 2050.

Labadee: il Paradiso alle porte dell'Inferno

Labadee: il Paradiso alle porte dell’Inferno

E’ parte di una penisola attaccata alla terraferma e non è un’isola come molti pensano. La struttura impiega personale locale e inoltre la Royal versa al governo di Haiti 12 dollari per turista che sbarca in questo scalo.

Una volta scesi in questo paradisiaco angolo di mondo, non pensate di poter visitare quella che è la vera Haiti, anzi non potrete neppure allontanarvi dal recinto della struttura e inoltre sarebbe pericoloso farlo.

Labadee: il Paradiso alle porte dell'Inferno

Vediamo quello che può fare un crocerista per ottimizzare al meglio la sosta in questo luogo unico.

Sole e mare

La cosa più ovvia è godersi lo splendido mare e la fine sabbia corallina, magari non fermandosi subito alla prima spiaggia, ma approfittando del trenino gratuito che gira all’interno della zona e consente di accedere anche alle altre spiagge, tutte attrezzate con lettini, tende e amache che sono fornite gratuitamente dalla Royal.

Labadee: il Paradiso alle porte dell'Inferno

SUGGERIMENTO: portatevi qualche dollaro di piccolo taglio da dare in mancia al ragazzo che si occuperà della vostra sistemazione.

Il panorama è sicuramente mozzafiato, immersi nelle acque limpide potrete ammirare la rigogliosa vegetazione circostante di un verde brillante che contrasta il turchese del mare. Ricordatevi di portare la crema solare con fattore di protezione alto, e qualcosa per proteggere la testa.

All’ora di pranzo viene allestito un ottimo barbecue, il tutto preparato e servito dal personale della nave.

Labadee: il Paradiso alle porte dell'Inferno

Relax di lusso

Per gli ospiti delle suite sono disponibili delle Cabanas, che sono delle specie di cottage in legno, dotati di ogni confort e con tanto di spiaggia privata. Non avete la fortuna di essere in suite? Mettetevi in lista di attesa e magari riuscirete a ottenere il vostro paradiso privato se qualcuno degli angioletti delle suite rinuncia, il tutto naturalmente pagando un extra.

Labadee: il Paradiso alle porte dell'Inferno

Sport acquatici

Potete affittare pinne maschera e boccaglio e dedicarvi allo snorkeling, oppure noleggiare una canoa o semplicemente un materassino e galleggiare sulle acque limpide.

Giornata all’insegna dell’adrenalina

Per i più avventurosi c’è la Zip Line, che vi porta a più di 150 metri di altezza, per poi farvi ridiscendere in spiaggia. Si chiama “Dragon Breath”, ovvero il soffio del drago e promette sicuramente faville.

Labadee: il Paradiso alle porte dell'Inferno

A quanto pare in questo posto i draghi la fanno da padroni, perché è stato dedicato loro anche un ottovolante che partendo dalla zona montuosa arriva fino al mare. Per i più coraggiosi c’è anche il parasailing, sempre a pagamento.

Shopping e tradizioni locali

Non vi attirano queste attrazioni da Luna Park? Allora fate un giretto tra le bancarelle dei locali, ma preparatevi a una specie di assalto, infatti sono molto insistenti e cercano di convincervi a tutti i costi ad acquistare da loro.

Labadee: il Paradiso alle porte dell'Inferno

Potrete trovare i tipici quadri su tela che riproducono scene di vita locale, oggetti intagliati nel legno e le solite Tshirt e ricordini vari.

Accettano dollari americani e potete contrattare, ricordate sempre però che vi trovate in un paese molto povero e quindi non esagerate, un dollaro magari non sarà niente per voi, ma può essere fondamentale per un haitiano.

Cocktail locale

Si chiama Labadoozee, ed è un cocktail a base di rum e sapori fruttati, se non bevete alcol potete optare per la versione analcolica e se volete provarlo prima di partire, eccovi la ricetta.

  • 1/2 dose di succo di ananas concentrato
  • 1/2 dose di succo di Papaya concentrato
  • 1/2 dose di crema di cocco
  • 3/4 di dose di rum scuro
  • 3/4 di dose di rum al cocco
  • 1/4 di dose di granatina
  • Ghiacchio tritato

Shakerare il tutto e servire.

La mia percezione di Haiti e Labadee

Descritto questo luogo a prima vista idilliaco, vorrei però fare alcune considerazioni che potrebbero rovinare un po’ l’atmosfera, ma che ritengo dovute.

Labadee: il Paradiso alle porte dell'Inferno

Haiti è un paese poverissimo, mancano strutture di base quali scuole e ospedali e mancano spesso i generi di prima necessità.

È una zona frequentemente colpita da violenti uragani e ciliegina sulla torta nel 2010 c’è stato un terribile terremoto che ha messo in ginocchio il paese. La ricostruzione procede molto a rilento e gli aiuti umanitari spesso si perdono nella spirale della burocrazia e delle appropriazioni indebite.

Nelle settimane successive al terremoto la Royal Caribbean era stata pesantemente contestata per aver ripreso gli scali a Labadee, dopo un brevissimo periodo e quando ancora si stavano estraendo cadaveri dalle macerie. Addirittura alcuni croceristi si erano rifiutati di scendere a terra in segno di protesta.

Labadee: il Paradiso alle porte dell'Inferno

Capisco che possa essere un contrasto troppo stridente pensare a una persona che se la spassa in spiaggia con tutto a disposizione, cibo e bevande, quando a pochi chilometri manca tutto, e anche l’acqua potabile è un lusso.

C’è però un’altra considerazione che va fatta: lo scalo di Labadee è una molla per l’economia locale, i turisti portano soldi e lavoro e gli haitiani ne hanno davvero bisogno, quindi secondo me sarebbe stato assurdo, come lo sarebbe ora, togliere lo scalo. Quindi ben venga il paradiso, a patto che ci faccia riflettere, ci sensibilizzi sulla condizione umana, e non ci faccia isolare dal resto del mondo.

Labadee: il Paradiso alle porte dell'Inferno

Andiamo quindi a Labadee, magari compriamo un po’ di souvenir nel mercatino locale e portiamo qualcosa da lasciare, farmaci o generi di necessità per i bambini.

Image credit: Nicoletta Mandriota © , tutti i diritti riservati. 

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03/09/2015  ore 12.50
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Cinzia Francesca Marchisio
Cinzia Francesca Marchisio

Cruise addict convinta, con la bellezza di 430 giorni di crociera alle spalle, in passato ha collaborato per otto anni con il portale di ItalianSubs, utente molto attiva in Cruise Critic, è inoltre admin di Croceristi per la vita

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